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Una nuova ombra sembrerebbe andare a stagliarsi sulla ricostruzione post sisma dell'Aquila, la cui credibilità in termini di legalità è stata già messa a dura prova nel recente passato.
Nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Caserta, infatti, è stato posto agli arresti Raffaele Cilindro, imprenditore edile di Casapesenna impegnato anche nella ricostruzione, con la pesante accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Secondo gli inquirenti, nello specifico, Cilindro avrebbe avuto rapporti con l'esponente del clan dei Casalesi Michele Zagaria, arrestato nel 2011. Sempre secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, l'imprenditore si sarebbe riuscito ad aggiudicare vari pubblici appalti proprio grazie alla sua vicinanza a Zagaria. In cambio, stando a quanto dichiarato ai magistrati da alcuni collaboratori, il clan sarebbe stato destinatario di una quota del 5% dell'appalto.
L'inchiesta, che di fatto è andata a ricollegarsi con quella sulle infiltrazioni malavitose nei cantieri del dopo terremoto, è stata condotta in seguito alle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia e tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali.