Arresto di De Fanis, perquisizioni negli uffici di Pescara

In conseguenza dell'arresto dell'assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, e di altre tre persone, con l'accusa di concussione, truffa aggravata e peculato, sin dalle 7:30 di stamani sono partite le perquisizioni negli uffici dell'Assessorato da parte degli uomini del Corpo Forestale.

Oltre alla sede dell'Aquila, gli agenti sono tuttora impegnati anche nei controlli presso altri uffici, tra cui la sede staccata dell'assessorato di via Conte di Ruvo a Pescara, e secondo indiscrezioni la documentazione passibile di attenzione da parte degli inquirenti é di quantità tale che le operazioni tra i vari uffici non termineranno prima di questa sera.

Le misure cautelari già notificate ai quattro arrestati, nello specifico due arresti domiciliari (De Fanis e la segretaria Lucia Zingariello) e due obblighi di dimora (Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona/Castel di Sangro, e l'imprenditore vastese Ermanno Falone), giungono a conclusione di un'inchiesta partita tra la fine di febbraio e l'inizo di marzo, per la quale gli inquirenti si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche ed ambientali.

Tutto é cominciato, lo ricordiamo, dopo la denuncia di un imprenditore che si é rivolto al Corpo Forestale dello Stato a causa delle continue richieste di denaro ricevute da parte dell'assessore De Fanis per ottenere l'erogazione di fondi per l'organizzazione di manifestazioni culturali.

Sotto la lente, in maniera particolare, le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gabriele D'Annunzio.

(l.c.)