Dal debutto di IT-Wallet, il portafoglio digitale, la vita degli italiani cambia con nuovi strumenti sempre a portata di smartphone.
IT-Wallet, il portafoglio digitale integrato nell’app IO, ha fatto il suo esordio oggi, 23 ottobre. In questa fase iniziale, l’applicazione sarà disponibile per 50.000 cittadini, ma entro il 5 dicembre sarà aperta a tutti gli italiani. Questa innovazione consentirà di digitalizzare documenti, come la patente e la tessera sanitaria, attribuendo loro valore legale e rendendoli immediatamente utilizzabili tramite smartphone per le interazioni quotidiane.
Documenti digitali: cosa si può caricare su IT-Wallet
Grazie all'IT-Wallet, gli italiani potranno semplificare la gestione dei propri documenti. All'interno del portafoglio digitale sarà possibile caricare non solo la patente e la tessera sanitaria, ma anche la carta europea della disabilità, il passaporto, la tessera elettorale e il certificato di nascita. Questo renderà più facile esibire documenti in qualsiasi momento, evitando di portarli fisicamente.
Il progetto IT-Wallet, tuttavia, guarda oltre: punta a diventare uno strumento essenziale per la gestione dell’identità digitale, semplificando le procedure burocratiche e fornendo servizi sempre più integrati. Entro il 2025, nuovi servizi come certificati anagrafici, accesso al fascicolo sanitario elettronico, firma digitale, e pagamenti elettronici arricchiranno le funzioni di questa piattaforma.
Futuro dell'identità digitale: una piccola rivoluzione
Il sottosegretario all'Innovazione, Alessio Butti, ha definito IT-Wallet una "piccola rivoluzione digitale", sottolineando come possa trasformarsi in un mezzo per facilitare le interazioni tra cittadini e pubblica amministrazione, sia online che offline. L'innovazione coinvolgerà servizi ibridi, come il ritiro di denaro da bancomat e la ricarica di auto elettriche, nonché l’acquisto di biglietti per eventi o l'accesso a trasporti pubblici.
L'uso di IT-Wallet è obbligatorio? Facciamo chiarezza
Nonostante i rumors circolati nelle ultime settimane, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha chiarito che l'utilizzo di IT-Wallet non è obbligatorio. Chi preferisce continuare a usare i propri documenti in formato cartaceo può farlo senza alcuna restrizione. Il portafoglio digitale, infatti, è una scelta discrezionale, progettato per chi desidera una soluzione comoda e moderna.
Addio ai documenti cartacei? Ecco cosa cambierà
Il progetto mira a ridurre progressivamente la dipendenza dai documenti cartacei, centralizzando tutto in formato digitale. Anche se al momento non tutti i documenti sono inclusi, come il passaporto, che verrà integrato in futuro, la piattaforma continuerà a espandersi. Includerà certificati come quelli di residenza, matrimonio, e stato di famiglia, rendendo l’interazione con la burocrazia più semplice e immediata.
Identità digitale per milioni di italiani
L’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) di digitalizzare l’identità di 42,3 milioni di cittadini italiani è già stato superato. Ad oggi, si contano 43,5 milioni di carte d’identità elettroniche attive, confermando l’Italia come uno dei Paesi più avanzati in Europa in questo campo. Questo risultato permette agli italiani di utilizzare i propri documenti digitali anche in ambito europeo, agevolando procedure come l’apertura di conti bancari o l’iscrizione a università estere.
CIE e Spid: la convivenza di due sistemi digitali
Una delle principali sfide legate all’introduzione di IT-Wallet è la convivenza con gli attuali sistemi di identità digitale: la Carta d'Identità Elettronica (CIE) e lo Spid. Sebbene il governo abbia espresso la volontà di privilegiare l'uso della CIE per motivi di sicurezza, lo Spid rimane ampiamente utilizzato per l’accesso ai servizi online. Il governo Meloni ha previsto un aumento significativo degli accessi con CIE entro la fine del 2024, stanziando 40 milioni di euro per garantire la continuità del servizio Spid almeno per i prossimi due anni.
In sintesi, IT-Wallet rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione del Paese, semplificando la vita quotidiana di milioni di italiani e riducendo la dipendenza dai documenti cartacei. Questo strumento, con la sua vasta gamma di funzionalità, promette di diventare centrale nella gestione delle identità digitali e dei servizi pubblici, proiettando l’Italia verso un futuro sempre più connesso e innovativo.