Un importante provvedimento del governo Prodi ha dato il via alla diffusione del wi-max, la tecnologia senza fili che consente di connettersi ad alta velocità ad internet senza le infrastrutture tradizionali delladsl. Attualmente oltre il 60% del territorio abruzzese non ha la possibilità di usufruire della banda larga, nonostante alcuni lenti progressi avvenuti nelle ultime settimane.
Da tempo le amministrazioni comunali dei piccoli centri dellinterno e le associazioni imprenditoriali denunciano il grave ritardo che ostacola lo sviluppo economico.
Non esiste al momento una mappatura ufficiale dei luoghi non coperti, ma numerosi siti web e forum locali raccolgono le voci di protesta degli abitanti delle periferie di Teramo, LAquila, Avezzano, Sulmona, Roseto. Grazie ad un accordo con i ministeri delle comunicazioni e degli affari regionali, da giugno inizierà la corsa alle licenze WiMax, attualmente detenute dal ministero della Difesa. LAbruzzo potrebbe in tal modo superare il ritardo ed allinearsi agli standard europei.
Buone prospettive per la nostra regione in questo momento di seconda giovinezza della rete delle reti. Una nuova fase di accelerazione è in atto a livello mondiale sia dal punto di vista tecnico, con la diffusione dei collegamenti ad alta velocità, sia dal punto di vista dellutenza che accede ad internet per le più svariate opportunità. Non solo affari ed acquisti, ma anche informazione, nuovi amici e addirittura incontri sentimentali. Questo – e molto altro – riguarderà presto tutti gli abruzzesi.
ADR