Rifondazione comunista dell'Aquila torna alla carica sulla vicenda dei criteri secretati con cui sono stati assegnati gli appartamenti del progetto C.A.S.E.. La protezione civile, denuncia il consigliere comunale d'opposizione Enrico Perilli, ha sempre negato l'accesso agli atti, facendo melina e poi appellandosi alla legge sulla privacy, e questo, osserva Pelini, pone seri interrogativi sul cosiddetto sistema ''Gioiello'' con il quale, incrociando vari parametri, si sono stabiliti la graduatoria e i punteggi necessari ai terremotati con casa E per avere una casa provvisoria. O per non averla ancora, a 16 mesi dal sisma, come è accaduto a tanti troppi single e coppie.
Se non sono chiari e pubblici i criteri, aggiungono gli esponenti di Rifondazione pronti ad un ricorso al Tar, allora c'è il sospetto che si siano verificati favoritismi, che anche l'alloggio di un terremotato è stato l'occasione per alimentare la macchina del clientelismo e della raccomandazione. Altro che sistema Gioiello, si tratterebbe del caro vecchio sistema ''aumma aumma''
