"Come abbiamo illustrato al convegno del 23 aprile scorso dal titolo 'La Saga (in)Finita', dieci milioni di euro che la Regione Abruzzo ha dato alla Saga per tamponare i suoi debiti con l'erario, l'Inps e Ryanair sono illegittimi e adesso lo conferma anche la Corte dei Conti.
Il governatore D'Alfonso lo sa benissimo ed e' per questo che si sta arrampicando sugli specchi chiedendo la modifica delle normative europee sugli 'aiuti al funzionamento'.
Ad affermarlo e' il segretario dell'associazione Terra Nostra Gianluca Monaco secondo il quale il presidente "In pratica vuol continuare a far pagare agli abruzzesi le perdite continue della Saga perche' sa benissimo che questa societa' aeroportuale, con questo tipo di gestione annosa, non produce alcuna redditivita' e sarebbe dovuta fallire da subito se non fosse stato per i soldi dei contribuenti abruzzesi che le hanno permesso ancora una volta di far figurare utili di bilancio.
Le chiacchiere e gli allarmismi che l'aeroporto possa chiudere senza Ryanair sono infondati e lo abbiamo detto al convegno mostrando l'elenco degli aeroporti di intersse nazionale dove Pescara e' al 25esimo posto.
Basti pensare che l'aeroporto di Grosseto ha soltanto 2.000 passeggeri l'anno ed e' aeroporto di interesse nazionale e nessuno si e' mai sognato di farlo chiudere.
Ma l'esempio piu' evidente e' l'aeroporto di Rimini dove la societa' di gestione e' stata fatta fallire proprio perche' in costante perdita ma l'aeroporto continua a funzionare sotto il commissariamento dell'Enac perche' il traffico di passeggeri, la domanda aerea per la costiera romagnola, esiste.
Un ragionevole cittadino abruzzese dovrebbe chiedersi perche' l'aeroporto di Rimini ha cosi' tante richieste di traffico ? La risposta la si trova nel fatto che quell'aeroporto 'serve' un territorio che offre attrattiva turistica ed imprenditoriale.
L'Abruzzo offre queste attrattive? Il nostro territorio ha la capacita' attrattiva per il business e il turismo dall'estero? Se qualcuno rispondesse affermativamente dovrebbe fornire i dati.
L'unico dato che conferma l'anonimato della Regione Abruzzo all'estero - sostiene l'associazione - e' la mancanza di voli charter da circa 12 anni.
Il volo charter misura il polso della situazione delle potenzialita' del nostro territorio e della nostra attrattiva turistica in quanto il volo charter e' compreso in un 'pacchetto vacanze' che i tour operator internazionali offrono ai propri clienti quando prenotano i loro viaggi". "Questo vuol dire che i voli charter esistono quando un territorio e' conosciuto all'estero per la sua attrattiva e i turisti lo scelgono per passare le proprie vacanze acquistando un'offerta di soggiorno inclusa di volo.
Con i voli charter sappiamo quanti turisti atterrano dall'estero ma sappiamo anche quanto tempo soggiornano, dove soggiornano e quanto spendono per il soggiorno. Sappiamo quanta 'ricchezza' lasciano sul territorio in termini monetari. Incentivare il marketing del territorio abruzzese attraendo turisti - prosegue Monaco - non dipende da Saga ma dall'assessorato regionale al turismo che dovrebbe ideare un 'marchio Abruzzo', un brand da vendere ai tour operator.
Questo lo si puo' fare investendo i dieci milioni sulla creazione di questo 'prodotto turistico' da vendere all'estero anziche' 'tappare i buchi' della Saga e fargli fare utili. E' una elementare regola economica che i fidi 'collaboratori-docenti manageriali' del presidente D'Alfonso dovrebbero conoscere.
Se si deve parlare di aiuti al funzionamento e finanziamento lo si faccia per la creazione del 'prodotto turistico Abruzzo' visto che lui e' anche assessore regionale al Turismo, ad interim.
Se il turismo in Abruzzo non esiste, come confermano la mancanza dei voli charter ed il terz'ultimo posto dell'Abruzzo tra le regioni conosciute - afferma ancora il segretario di Terra Nostra - la responsabilita' e' dell'assessorato al turismo che, in questo caso, coincide con la persona del governatore perche' non ha saputo redigere alcun piano marketing, alcuna idea, alcun investimento per la Borsa Internazionale del Turismo.
Con dieci milioni delle nostre tasse , buttati sulla Saga, saremmo stati la regione piu' conosciuta al mondo se fossero stati utilizzati per la promozione turistica dell'Abruzzo. Ma soprattutto sarebbe stati usati 'legittimamente'.
Concludiamo dicendo che non siamo contrari alla presenza di Ryanair, lo saremo se le condizioni contrattuali restassero identiche senza cercare altri sbocchi, altri vettori e altre rotte perche' la 'diversificazione' in un'azienda e' fondamentale per evitare disastri se il fornitore dominante decidesse di non fornirci piu' oppure se fallisse.
Ma il principio della diversificazione dovrebbe essere ben noto al presidente Saga che si occupa di 'scienze manageriali' ma, per attuarla, occorre la creazione del succitato brand turistico dell'Abruzzo.
E questo compete a chi e' titolare dell'assessorato regionale al turismo. D'Alfonso - conclude Monaco - si dia una svegliata per evitare di essere additato unico responsabile dell'anonimato turistico della nostra regione. Intanto la Commissione Europea , la Corte dei Conti e la Procura di Pescara hanno acceso i riflettori sulla Saga".