Assolti gli ex amministratori dell'Aquila: nessun danno erariale per i canoni del Progetto CASE

05 Marzo 2025   10:35  

La Corte dei Conti ha assolto gli ex amministratori e dirigenti del Comune dell'Aquila dall'accusa di danno erariale per mancata riscossione dei canoni del Progetto CASE tra il 2010 e il 2017.

La Corte dei Conti ha recentemente assolto gli ex amministratori e dirigenti del Comune dell'Aquila dall'accusa di danno erariale per oltre 720.000 euro, derivante dalla mancata riscossione, tra il 2010 e il 2017, dei canoni di compartecipazione relativi al Progetto CASE.

Il Progetto CASE è stato avviato in seguito al terremoto del 2009 per fornire alloggi temporanei agli sfollati. Tuttavia, negli anni successivi, è emerso che numerosi inquilini non avevano corrisposto i canoni dovuti per l'affitto e le utenze, accumulando un debito significativo nei confronti del Comune.

La Procura contabile aveva contestato agli amministratori dell'epoca una gestione inefficace nella riscossione di tali somme, ritenendo che ciò avesse causato un danno alle casse comunali. Tuttavia, la difesa ha sostenuto che la situazione emergenziale e la complessità gestionale del periodo post-sisma avevano reso difficile un'efficace riscossione dei canoni.

La sentenza di assoluzione ha riconosciuto le difficoltà operative affrontate dall'amministrazione in quel contesto straordinario, escludendo responsabilità dirette degli imputati per il mancato recupero delle somme. Questo verdetto rappresenta una chiusura significativa per una vicenda che ha sollevato dibattiti sulla gestione delle risorse pubbliche nel periodo post-terremoto.

Attualmente, il Comune dell'Aquila sta implementando nuove misure per migliorare la gestione degli alloggi del Progetto CASE e dei Moduli Abitativi Provvisori (MAP). Tra queste, la possibilità di rateizzare i pagamenti dei canoni di locazione e delle utenze per gli inquilini in situazione di morosità, al fine di facilitare il recupero delle somme dovute e garantire una gestione più sostenibile del patrimonio abitativo comunale.

Inoltre, a partire dal 1º gennaio 2025, entrerà in vigore un nuovo regolamento che ridetermina gli importi per l'affitto e la compartecipazione alle spese condominiali, basandosi su fasce di reddito ISEE fino a 12.000 euro. Questo provvedimento mira a garantire una maggiore equità nella contribuzione alle spese da parte degli assegnatari degli alloggi, assicurando al contempo la sostenibilità economica del progetto.

La conclusione positiva di questa vicenda giudiziaria consente all'amministrazione comunale di concentrarsi sulle sfide future legate alla gestione del patrimonio abitativo post-sisma, con l'obiettivo di garantire trasparenza ed efficienza nell'utilizzo delle risorse pubbliche.


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