Assoluzione vertici Aca per assunzioni senza concoroso, le perplessità per l'associazione Codici

28 Novembre 2012   16:25  

Dopo l’assoluzione dei vertici dell’ACA per l'accusa assunzioni senza concorso, publbichamo un commento del'associazione Codici.

'' Quello che più mi rattrista è l’aver ignorato completamente una norma legislativa chiarissima e semplicissima che obbliga alle società a capitale interamente pubblico che gestiscono il servizio idrico integrato (quindi all’ACA Spa) “il rispetto delle procedure di evidenza pubblica imposte agli enti locali per l’assunzione di personale dipendente”. Si tratta della lettera f) comma 3 dell’art. 7 della Legge Regionale nr. 23/2004 che vi si allega in copia.

Quindi i commenti giunti in queste ore ai quotidiani locali denotano semplicemente una ignoranza da parte della politica che evidentemente non conosce le norme che si applicano a tali società.

La normativa regionale succitata già dal lontano 2004 chiariva in modo esplicito che a tali società per azioni bastava il requisito del capitale interamente pubblico e la condizione che gli enti titolari del capitale sociale esercitassero sulla società un generale potere di direzione, di coordinamento e di controllo per far scattare la norma che impone l’evidenza pubblica e quindi il concorso per l’assunzione di personale dipendente.

Anche un bambino della prima elementare riuscirebbe a capire tale norma senza l’ausilio di nessuna capacità interpretativa.

Quindi – ripetesi – già dal 2004 vi era una norma che imponeva il concorso pubblico per le assunzioni all’ACA Spa e non già solo nel 2008 come statuito ieri in Tribunale pertanto tutte le assunzioni contestate da CODICI e dal PM che riguardavano gli anni 2005, 2006 e 2007 sono da considerarsi illegittime.

Pertanto alla luce di ciò che è accaduto ieri con l’assoluzione piena dei vertici dell’ACA mi chiedo come sia possibile che uno Stato che si dice democratico e dice che tutti sono uguali davanti alla legge possa permettere che accadano certe cose .

E’ proprio la chiarezza e la semplicità della norma a stupirmi e a farmi provare dolore e amarezza per quei tanti ragazzi laureati con il massimo dei voti che avrebbero potuto concorrere per essere assunti presso la società Aca spa e si sono visti privati di questo diritto seppur contemplato dalle normative soltanto perché un manipolo di dirigenti sentendosi onnipotenti hanno pensato di scegliere i dipendenti a chiamata diretta secondo criteri che non stiamo qui a ripetere.

Tutto ciò è assurdo!!! CODICI aspetterà le motivazioni della sentenza e non esiterà a ricorrere in Appello affinchè venga fatta giustizia per quei tanti onesti cittadini che non avendo “santi in paradiso” sono costretti a rimanere gli ultimi di questa terra pur avendo doti eccellenti.''

 


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