Assunzione precari storici: governo impugna la legge regionale

21 Gennaio 2011   12:47  

Il Consiglio dei ministri ha impugnato, su proposta del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, la legge dell'Abruzzo n. 49 del 2010 ed in particolare gli articoli 5, 11 e 12, in quanto, secondo l'esecutivo, non rispettosi dei limiti imposti dal d.l. n. 78/2010, volti al contenimento della spesa pubblica, in particolare alla spesa rivolta all'assunzione di nuovo personale.

L'articolo 11 in modo particolare, nel prevedere una procedura selettiva per la copertura di posti a tempo determinato e nel riservare il 50% dei posti per il personale che ha svolto attività lavorativa a tempo determinato presso l'amministrazione regionale, si pone in contrasto anche con l'art. 36 del d. lgs. n. 165/2001, che prevede il ricorso a tali forme contrattuali soltanto in situazioni eccezionali e temporanee, violando la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile di cui all'art. 117, comma 2, lett. l) della Costituzione.

CARPINETA: IMPUGNATIVA CDM SOLO PER ASPETTI FORMALI

"Condivido la cautela del Governo alla luce del difficile momento economico che si sta vivendo in ambito nazionale ed internazionale ma non c'e' da essere assolutamente allarmati poiche' l'impugnativa del Consiglio dei Ministri riguarda solo aspetti formali che verranno chiariti al piu' presto direttamente con il Ministro Fitto". Lo ha affermato l'assessore al Personale, Federica Carpineta, in merito all'impugnazione da parte del Governo degli articoli 5, 11 e 12 della legge 49 del 2010, relativamente alla spesa rivolta all'assunzione di nuovo personale. "L'obiettivo primario - ha aggiunto l'assessore Carpineta - nell'ottica della politica di rigore e di razionalizzazione delle spese che stiamo perseguendo, rimane quello di salvaguardare gli interessi dell'amministrazione e dei dipendenti nel rispetto della normativa nazionale. Per cui, qualora lo si ritenesse necessario - ha proseguito l'assessore - siamo comunque pronti a tornare in Consiglio regionale per adeguarci alle prescrizioni del Governo esplicitando il riferimento normativo richiestoci. In ogni caso - ha concluso - mi preme sottolinare che l'impugnativa della legge 49, rivolta esclusivamente a questione di carattere formale, non entra affatto nel merito del provvedimento il cui impianto rimane, quindi, valido nella sostanza".


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