Assunzioni "facili" all'Aca: Catena e Di Giovanni a giudizio

24 Giugno 2011   14:13  

Inizierà martedì 5 luglio alle ore 9.00, davanti al Gip Sarandrea, il processo su una delle vicende più scottanti, ma anche meno note, all'interno della gestione dell'ente acquedottistico dell'Aca negli ultimi 6 anni.

Ovvero l'assunzione illeggittima per ben 83 dei 160 dipendenti in pianta organica. Violando le norme basilari che prevedono la procedura del concorso pubblico per il reclutamento di personale da parte delle pubbliche amministrazioni, i due rinviati a giudizio, l'ex presidente Bruno Catena, e l'attuale direttore Bartolomeo Di Giovanni, hanno assunto, con atti illeggittimi, 83 persone, in molti casi - come recita il capo d'imputazione del Pm Valentina D'Agostino - soggetti legati da rapporti di parentela o amicizia ad esponenti politici locali. L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, é partita da un esposto dell'Associazione "Codici", nella quale si evidenziano, oltre ai numerosi disservizi e perdite tra i due ed i tre milioni di euro nelle annualità 2002-2004, anche consulenze esterne in media di oltre 400 mila euro l'anno.


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