Ateneo aquilano, una realtà in crescita fra le difficoltà quotidiane

Inaugurato l'anno accademico

05 Dicembre 2008   13:34  

Tre poli cittadini ed altri tre decentrati in altrettanti comuni della provincia, 18 dipartimenti e ben due centri di eccellenza, nove facoltà per oltre 27mila iscritti: è questa la realtà accademica aquilana, un contesto in crescita che a fatica cerca di trainare anche le difficoltà del territorio che la circonda, desertificazione industriale in primis.

Occasione di riflessione verso il mondo dell'università è stata offerta dalla inaugurazione dell'anno accademico, dove stamani il rettore Ferdinando Di Orio ha posto l'accento sulle enormi potenzialità dell'ateneo aquilano che raggiunge oramai livelli di eccellenza e comprovato successo.

Ineludibile il rapporto con la società e le istituzioni locali, con le quali l'ateneo cerca sempre, non senza difficoltà, occasioni di incontro e collaborazione, aprendosi al mondo esterno e rispondendo alle sfide quotidianamente lanciate al sistema formativo italiano.

Questo ultimo punto in particolare è stato oggetto dell'intervento del magnifico rettore, che si è detto preoccupato dai provvedimenti governativi che per giustificare una trasformazione privatistica del sistema universitario farebbero strumentalmente leva – secondo Di Orio – sul luogo comune ideologico per il quale la concorrenza tra atenei sarebbe fattore di sviluppo degli stessi. Superficialità ed indifferenza sembra intravedere il rettore da parte della politica, troppo ostinata ad inseguire numeri e cifre di bilanci, spesso da tagliare, senza elaborare una seria ed attenta valutazione nel merito delle funzioni formative del mondo accademico.

Amara constatazione arriva con la lettura dei dati dell'OCSE, dai quali emerge che Cile e Messico superano il nostro paese in numero di laureati.

Fanno ben sperare i dati abruzzesi, che parlano del 12% di persone fra i 25 ed i 64 anni in possesso di titolo di istruzione post-secondaria, a fronte di una media nazionale che si attesta sul nove per cento.

(MS)

 

LA CONTESTAZIONE DI AZIONE UNIVERSITARIA

In occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009, in corso all'aula magna Luigi Zordan, un gruppo di studenti appartenenti al movimento di Azione Universitaria ha diffuso un volantino di per contestare l'atteggiamento del senato accademico nei confronti della riforma. "Le contestazioni dell'orientamento governativo in materia di università - ha commentato Alfonso Magliocco, consigliere nazionale di Azione Giovani - sono la prova lampante della strumentalità di chi vuole mantenere un uno sistema fatto di concorsi truccati, di baronie di sperperi. Non abbiamo nulla in contrario a questa inaugurazione - ha precisato Magliocco - ma cogliamo questa occasione per ribadire la nostra intenzione di collaborare con il Governo nella speranza che accetti alcune nostre proposte concrete". Nel discorso inaugurale il rettore di Orio ha ribadito le proprie perplessità nei confronti della riforma Gelmini. "Il decreto legge 180 - ha detto di Orio - rappresenta un provvedimento imparziale e insufficente. Lascia inalterata l'impostazione generale dell'azione governativa senza entrare nel merito della qualità del sistema universitario. Ci si limita solo a condizionare una quota di finanziamenti a una non meglio specificata valutazione di qualità dei processi formativi. Faremo di tutto comunque - ha aggiunto - per rispettare i parametri ministeriali, e per offrire agli studenti una formazione ottimale".


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