Attentato Adinolfi. Cospito: fratello e sorella ancarchici in una famiglia normale

18 Settembre 2012   10:28  

Fermato per l'attentato ad Adinolfi, e su di lui è subito circolatala sua orgine abruzzese.

Arrestato venerdì scorso per l’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo Roberto Adinolfi.

Abruzzese di Pescara Alfredo Cospito è noto per il suo passato anarchico, e attualmente è coinvolto in processo a Perugia.

Cospito ha una famiglia, una sorella ed entrambi sono anarchici.

Cresciuti nel quartiere dei pescatori a un passo dalla banchina.

Alfredo Cospito e Claudia, la sorella, anche lei arrestata nel 2005 per i pacchi bomba a Roma e Viterbo tra il 2003 e il 2004 ma assolta 2 anni più tardi «per non aver commesso il fatto».

A riportarlo è il quaotidiano il Centro.

Anna Maria Giuseppina Renzetti, 77 anni, è la mamma degli anarchici e non ne parla per difenderli da madre.

 

Cospito è nato proprio a Pescara il 14 luglio 1967, primo figlio di una famiglia come tantissime altre: il papà Gastone, originario di Firenze, e la mamma si erano sposati 3 anni prima, nel 1964. Il padre, scomparso il 26 dicembre 2007 a 73 anni, ha fatto per una vita l’impiegato alla Motorizzazione civile: un dipendente modello. Casa, in via Paolucci, e lavoro. Da Pescara a Torino.

Cospito è andato via presto da Pescara: i primi contatti con gruppi anarchici di Torino risalgono al 1997 e si sono cementati, secondo i rapporti della Digos di Pescara che non ha smesso di stare in guardia sui Cospito e su una cellula anarchica pescarese nota dal 2005, quando si è trasferito nel 2000 proprio a Torino, in via Foscolo insieme alla compagna di sempre, titolare di uno studio di tatuaggi in grado di fruttare quasi 5 mila euro al mese.

A Pescara sono davvero in pochissimi a ricordarsi di lui, un cane sciolto rimasto sempre nell’ombra. Se non per 4 giorni: il 25 agosto del 1991, a 24 anni, ha guidato un gruppo di una trentina di anarchici all’occupazione dell’Aurum per farne un centro sociale. Poi, l’intervento della polizia e dei carabinieri e per Cospito i primi guai con la giustizia.

Cospito è coinvolto anche in altre inchieste: i tentativi di sabotare la linea ferroviaria Orte-Ancona e le bombe esplose nel 2007 alla Crocetta, nel centro di Torino. Fratello e sorella.

Una famiglia normale con un fratello e una sorella anarchici che si ritrovano sempre a Pescara per abbracciare la mamma: 2 anni dopo Alfredo, è nata Claudia. E proprio Claudia, residente a Pescara fino al 2002 quando si è trasferita a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo, è citata nelle 62 pagine del provvedimento di fermo della procura di Genova anche se non indagata. Perché? Due giorni fa, l’arresto di Cospito è stato convalidato per il «pericolo di fuga»: secondo le intercettazioni, Cospito e la compagna sarebbero partiti per «il Portogallo» o per «Parigi». Due intercettazioni. Al telefono, Cospito ne ha parlato 2 volte, alla fine del luglio scorso, proprio con la sorella


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