Attiva: Corte d'Appello su contratti Elevata a 5 mensilità quota per risarcire dipendente D'Addario

08 Luglio 2016   21:06  

La Corte d'Appello dell'Aquila ha riconosciuto la nullità dei contratti stipulati da Attiva, l'azienda municipalizzata che si occupa della pulizia e della raccolta dei rifiuti a Pescara, per l'impiego di Camillo D'Addario, che ha lavorato con la qualifica di operaio tra il 2010 e il 2014, tramite contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato di durata mensile, sempre prorogati o rinnovati per quasi quattro anni di seguito.

La Corte d'Appello, però, non ha riconosciuto la conversione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, stabilita dal tribunale di Pescara nell'ottobre scorso, ma si è limitata ad elevare la quota del risarcimento da 2 mensilità e mezzo a 5 mensilità.

Era stata la municipalizzata pescarese a ricorrere in appello contro la decisione del giudice del lavoro.

Un passaggio particolarmente importante, in quanto la sentenza apre un precedente per le circa 70 cause di lavoro intentate dagli ex dipendenti di Attiva nei confronti dell'azienda.


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