Auditorium di Renzo Piano, cosa manca davvero per aprirlo al pubblico?

I camerini li pagherà il Comune a 200mila euro

10 Ottobre 2012   17:38  

Lo abbiamo visto da dentro, da fuori, seduti, in piedi, ne abbiamo apprezzato la spettacolare acustica, in centinaia lo hanno "assaporato" ma l'auditorium del Parco, per ora, resta chiuso.

Fatto questo di per sé non nuovo alla maggioranza delle persone.

Era cosa nota che l'auditorium venisse inaugurato in data 7 ottobre, solo ed eslusivamente perché unica data in cui più personalità coinvolte erano disponibili.

Era disponibile solo per il 7 ottobre uno degli ideatori dell'Auditorium di Renzo Piano, il maestro Claudio Abbado che dopo L'Aquila è partito per la tounrnée con la sua orchestra Mozart. Doveva trovare uno spazio libero per L'Aquila e quello spazio c'era, solo il 7 ottobre. Come per quella data era disponbile il Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano.

Insomma chi doveva presenziare era disponibile per il 7 ottobre. Per questo la ditta impegnata nei lavori ha lavorato senza sosta, giorno e notte, festivi compresi.

Tutti sapevano che l'auditorium, perché era stato dichiarato, non sarebbe stato immediatamente fruibile al 7 ottobre.

A vederlo da dentro non sembrava mancasse granché: quello che balzava agli occhi, per chi lo ha visto, era la mancanza del camerino. Al secondo piano del cubo più vicino al Castello c'è uno stanzone dove è stato approntato un camerino, utilizzato anche dal M°Abbado, ma di fatto non lo è. Si tratta di uno stanzone, in cui una piccola zona è stata resa "riservata" grazie ad un tendone pesante, e in quella area c'è anche un bagno approssimativo chiuso da uno specchio mobile e anziché una porta. Risultava chiaro dunque, che i camerini erano ancora da allestire.

Ciò che chiaro non era è che quei camerini saranno a carico del Comune: "Costeranno 200 mila euro - ci spiega l'assessore del Comune dell'Aquila Alfredo Moroni - e dovremo passare per l'approvazione della Cassa depositi e presititi."

Il Comune quindi dovrà elaborare un progetto da portare in Consiglio a fine mese per l'approvazione all'interno del bilancio di previsione.

Entro metà novembre il progetto inserito nel bilancio sarà inviato alla Cassa perché sia possibile accendere un mutuo che rientra nel piano triennale delle opere pubbliche.

I tempi non sono brevi per l'accensione del mutuo e poi l'esecuzione dei lavori e come ci dice l'assessore Moroni "i camerini non saranno pronti prima di febbraio/marzo". Ciò che non è ancora chiaro inoltre, è chi dovrà fare il lavoro, se la ditta impegnata attualmente o un'altra.

E senza i camerini, ci chiediamo, la Commissione del Pubblico Spettacolo darà l'agibilità?

Certo per ora non c'è, perché il cantiere è ancora aperto: vanno ultimati i lavori nell'area verde, nell'area antistante l'entrata, poi quelli per gli ascensori (pare) e in fine si arriverà a collaudo definitivo.

I lavori mancanti, esclusi i camerini, dovranno essere conclusi secondo gli accordi, entro metà novembre. Solo allora sarà possibile passare per il controllo della Commissione del Pubblico Spettacolo.

Per inaugurarlo invece il 7 ottobre, ci si è avvalsi di un'ordinanza sindacale che ha concesso l'agibilità temporanea.

Intanto, però, il Comune ha ricevuto le chiavi dell'auditorium, senza esserne proprietario.

"L'immobile non è stato ancora acquisito nel Patrimonio - ci spiega ancora Moroni - e per diventare proprietari si deve fare una deliberazione di Giunta che passerà in Consiglio."

Con buona pace dell'opposizione?  Sarebbe al limite dell'immaginazione una opposizione in Consiglio per l'acquisizione del bene nel Patrimonio del Comune.

Insomma lo abbiamo visto, apprezzato o no, per ora però non è affatto nostro.

Bisognerà attendere, e almeno fino a metà novembre non c'è posto per nessuno nel gioiello di Renzo Piano, che forse, è bene dirlo, è stato aperto troppo presto visto che la città, tra critiche e apprezzamenti, non vedeva l'ora di utilizzarlo.

di Barbara Bologna

 


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