Aumento delle Chiamate al Centro Antiviolenza dell'Aquila: +20% a Dicembre

04 Gennaio 2024   17:27  

Nel mese di dicembre, il centro antiviolenza dell'Aquila "Donatella Tellini" ha registrato un significativo aumento delle richieste di aiuto, con un incremento del 20% rispetto alla media registrata durante la pandemia. Questo centro è gestito dall'associazione omonima, la quale gestisce anche la biblioteca delle donne e due case rifugio inaugurate lo scorso 25 novembre.

Sebbene sia difficile dimostrare un nesso causale diretto con l'omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto a novembre, la presidente Silvia Frezza e le operatrici del centro hanno notato un notevole aumento delle chiamate da parte di giovani donne vittime di violenze psicologiche, fisiche, sessuali ed economiche nel corso di dicembre.

Valentina Cavallucci, operatrice del centro e tesoriera dell'associazione, anticipa un ulteriore picco di richieste dopo le festività natalizie, come accade tradizionalmente ogni anno. Nel corso del 2023, 58 nuove donne sono state accolte nel centro, sommando le vittime giunte anche negli anni precedenti che continuano il percorso di uscita dalla violenza presso il centro intitolato a Tellini, un'insegnante aquilana scomparsa nel 2013.

Valentina Cavallucci spiega che nell'ultimo anno si è registrato un aumento del 20% nelle richieste di aiuto, un trend iniziato durante la pandemia. Il caso Cecchettin ha contribuito a una maggiore consapevolezza sul tema della violenza di genere.

Tuttavia, un problema persistente per le operatrici del centro è la difficoltà nel poter accogliere ragazze minorenni nelle case rifugio senza l'autorizzazione dei genitori, con i quali spesso le giovani non sono in condizione di condividere i loro problemi.

Nonostante l'aumento delle richieste di aiuto, la presidente Frezza sottolinea che le storie raccontate sono purtroppo sempre le stesse, caratterizzate da violenze psicologiche, economiche e fisiche.


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