Autismo, famiglie teramane rivendicano assistenza in città

16 Gennaio 2015   09:20  

 "Il 2015 e' iniziato con i problemi di sempre e le famiglie con autismo di Teramo sono ormai allo stremo - denuncia Dario Verzulli, dell'associazione Autismo Abruzzo onlus.

Da 5 anni sostengono le spese per il viaggio quotidiano fino a L'Aquila perche' a Teramo non esistono strutture in grado di garantire l'intervento abilitativo necessario ai loro figli.

Fino ad oggi a nulla sono valse le azioni di sensibilizzazione delle famiglie nei confronti della Asl di Teramo, del sindaco di Teramo e della Regione Abruzzo". Dai 16 ai 20 anni, spiega ancora Verzulli, i 4 ragazzi utilizzano il servizio di trasporto erogato da una cooperativa per conto del Comune di Teramo. Per questo servizio le famiglie sono chiamate a partecipare al costo del trasporto e a quello del personale impiegato (autista e assistente) con una quota mensile per nucleo familiare di circa 300 euro.

Il pulmino utilizzato fu acquistato anni fa con una raccolta fondi e oggi ha problemi di affidabilita' importanti per un viaggio di tale portata e per utenti speciali.

Nell'incontro tenutosi a Pescara a novembre scorso, ricorda ancora Verzulli, con l'assessore al Bilancio e alla Sanita', Silvio Paolucci, era stato rappresentato il grave disagio dei ragazzi autistici teramani e i rischi derivanti dal lungo viaggio fino al Centro per l'autismo dell'Aquila (oltre un'ora e mezza al giorno e piu' di 100 km). "Era stato sollecitato con forza un impegno concreto e immediato per l'apertura di un Centro specifico in grado di accogliere i ragazzi e estendere dunque il servizio a tutte le persone con autismo che oggi nel Teramano non hanno punti di riferimento - prosegue Verzulli.

Attendiamo da allora una relazione dettagliata sulla situazione e sulle prospettive di utilizzo dell'edificio messo a disposizione del Comune di Penna Sant'Andrea e destinato proprio a Centro abitativo per l'autismo. Ricordiamo al presidente della regione, Luciano D'Alfonso e all'assessore Paolucci il dovere di garantire il diritto di cura e tutela delle persone affette da autismo attivando con urgenza il servizio necessario anche a Teramo, cosi' come peraltro previsto dalla Legge Regionale 92 del lontano 1997.

Ad un problema di gravita' inaudita come quello dell'autismo non si puo' continuare a dare soluzioni palliative fonte di complicazioni e rischi insostenibili".


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