Protesta degli autisti del servizio 118 a Sulmona: stipendi non erogati, tredicesime mancanti e incertezza sul futuro lavorativo alimentano la tensione nel settore sanitario locale.
A Sulmona, gli autisti del servizio 118 hanno avviato una protesta a causa del mancato pagamento degli stipendi e dell'assenza della tredicesima mensilità. La situazione ha generato preoccupazione tra i lavoratori, che temono per la loro stabilità economica e per la continuità del servizio di emergenza sanitaria.
La crisi nel settore del trasporto pubblico locale non è una novità per la città. Recentemente, il servizio urbano ha subito una riduzione significativa delle corse a causa della carenza di personale. In un solo giorno, sono state cancellate ventiquattro corse per assenze legate a ferie, malattie e permessi, evidenziando una situazione critica che si ripete settimanalmente.
La tensione tra gli autisti è palpabile, soprattutto in vista del prossimo passaggio di consegne alla società TUA, previsto per aprile. Questo cambiamento ha alimentato l'incertezza lavorativa, causando stress tra i dipendenti. Di recente, tre dei dieci autisti in servizio hanno presentato certificati medici attestanti l'inidoneità alla guida, aggravando ulteriormente la situazione del trasporto pubblico locale.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la gestione del servizio pubblico e per le condizioni lavorative degli autisti. In altre regioni, come il Molise, si sono verificate situazioni analoghe, con autisti senza stipendio e tredicesima, portando i sindacati a denunciare una "dignità calpestata" e a chiedere interventi immediati per garantire i diritti dei lavoratori.
La situazione a Sulmona richiede un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti per garantire la regolarità dei pagamenti e la stabilità del servizio di emergenza sanitaria, fondamentale per la comunità locale.