Autocertificazioni ticket, controlli di Asl e GdF scoprono buco di 660mila euro

Pronti oltre 6mila avvisi

12 Dicembre 2014   10:53  

Avevano dichiarato un reddito più basso di quello effettivamente percepito con l'obiettivo di non pagare i ticket per esami o visite mediche, producendo un importo non pagato collettivo di entità tutt'altro che trascurabile.

Recenti controlli effettuati dalla Asl di Pescara e dalla Guardia di Finanza hanno portato al rinvenimento di numerosi casi di autocertificazioni rilasciate dagli stessi utenti, nelle quali stando ai riscontri risultano aver dichiarato un reddito inferiore ai 12.000 euro proprio per non pagare il ticket.

I casi contestati risalgono al 2011, quando i ticket non pagati sono stati 2.130 per un importo non corrisposto complessivo di circa 219.000 euro, ed al 2012, quando i ticket non pagati furono addirittura circa 4.000 per quasi 440.000 euro evasi. In totale, dunque, i controlli hanno permesso di scoprire un buco intorno a 660.000 euro. Al fine di recuperare tale cifra, e magari adoperarla per fare partire gli attesi lavori in reparti e distretti sanitari, l'azienda sanitaria si appresta ad inviare ad inizio 2015 circa 6.000 solleciti di pagamento

Le verifiche, sollecitate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, cadono pressoché in contemporanea con gli altri controlli disposti recentemente dalla Asl per ticket di pronto soccorso non pagati tra il 2004 ed il 2014, per i quali è stato scoperto un buco di circa 3 milioni di euro di cui 1,2 già recuperati.


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