La migliore autodifesa per gli adolescenti non è l'attacco, ma la fuga. Uscire da situazioni pericolose, usare la voce invece della forza fisica, e mantenere una costante consapevolezza del proprio corpo sono tecniche fondamentali per evitare aggressioni e molestie. Questo è il messaggio chiave trasmesso durante i corsi di difesa personale organizzati dalla Securdan Krav Maga Academy nel quartiere Tor Bella Monaca, noto per essere uno dei più rischiosi di Roma.
I corsi, che durano sei mesi e sono parte del progetto "Liberi di sognare", mirano a insegnare ai giovani come riconoscere e prevenire le situazioni di pericolo. Daniele Rossi, Direttore Tecnico della Securdan Krav Maga Academy, ha sottolineato che l'obiettivo principale non è imparare a combattere, ma acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle situazioni rischiose.
Luana Penna, istruttrice del corso, ha spiegato all'ANSA che la difesa personale non è una questione di forza fisica, ma di forza mentale e sicurezza interiore. "La migliore difesa è la fuga," ha dichiarato Penna. "Non insegniamo tecniche di combattimento, ma come evitare gli scontri e sfuggire alle situazioni di rischio."
Tra i suggerimenti pratici forniti, Penna ha evidenziato l'importanza di evitare distrazioni come camminare con il cellulare in mano, soprattutto in aree poco illuminate. "Questo atteggiamento espone gli adolescenti a rischi maggiori, poiché distoglie l'attenzione dai potenziali pericoli circostanti," ha spiegato.
Per le ragazze, Penna consiglia di usare la voce come deterrente: "Imparare a dire con voce ferma ‘no’ e ‘vattene’ può essere molto efficace." La postura del corpo è altrettanto importante. "Stare in piedi, con le spalle larghe e il livello di attenzione alto, può trasmettere sicurezza e ridurre il rischio di aggressioni," ha aggiunto.
Le tecniche soft di difesa personale, come le leve per liberarsi da una presa, sono utili per evitare contatti indesiderati senza ricorrere alla violenza. "Queste tecniche aiutano a mantenere la distanza di sicurezza e a comunicare chiaramente che certi comportamenti non sono accettati," ha precisato Penna.
Il corso ha visto la partecipazione di numerosi adolescenti del quartiere, inclusa Suor Anna del centro diurno della parrocchia, che ha sperimentato le tecniche per coinvolgere maggiormente i ragazzi. "Abbiamo dimostrato loro come gestire la rabbia e aumentare l’autostima. Il successo dell’iniziativa è evidente dalla costanza con cui i partecipanti hanno seguito le lezioni," ha dichiarato Suor Anna.
In sintesi, la difesa personale per gli adolescenti va oltre le tecniche di combattimento e si concentra sulla prevenzione, la gestione della rabbia e l'aumento della consapevolezza di sé. Questi principi non solo aiutano a evitare situazioni pericolose, ma migliorano anche la sicurezza interiore e l'autostima dei giovani, rendendoli più preparati ad affrontare le sfide quotidiane.