Avrebbe annullato pagamenti bollettini, condannato a 4 anni e 6 mesi ex dipendente delle Poste

Si sarebbe appropriato di circa 3.800 euro

26 Febbraio 2015   11:06  

E' stato riconosciuto colpevole di peculato, falsità in scrittura privata e furto aggravato dal giudice del tribunale di Lanciano, per mezzo dei quali si sarebbe appropriato di una somma consistente.

Un 44enne lancianese, ex dipendente di Poste Italiane, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni ed al risarcimento di 1.000 euro per ciascuna delle 4 parti civili.

Secondo l'accusa, tra giugno e luglio del 2011 l'uomo avrebbe annullato le operazioni di pagamento di alcuni bollettini di conto corrente postale, appropriandosi di circa 3.800 euro.

Alcuni dei clienti danneggiati si erano rivolti alle Poste per avere spiegazioni, ed in un primo momento era stato loro risposto che i mancati pagamenti andavano addebitati ad un errato funzionamento del software. Le successive indagini della polizia postale, invece, evidenziarono il mancato riscontro dei versamenti.

La difesa dell'ex dipendente ha già reso nota l'intenzione di presentare ricorso in appello, ritenendo "spropositata la condanna emessa". Secondo il legale, infatti, "non vi è peculato, l'unico reato che si potrebbe contestare è quello di appropiazione indebita, poiché l'incarico del mio assistito non era di pubblico servizio, bensì meramente esecutivo".


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