Avvio dell'anno scolastico a L'Aquila senza mensa, pre-scuola ed inter-scuola

La denuncia preoccupata della Cgil

12 Settembre 2019   18:34  

Alcuni giorni fa l’assessore alle Politiche Sociali e al Diritto allo Studio del Comune dell’Aquila rassicurava l’utenza circa le preoccupazioni sollevate riguardo a possibili disservizi nell’erogazione di pre-scuola ed interscuola nelle scuole cittadine.

L’assessore affermava che si stavano cercando soluzioni tecniche ad un problema tecnico legato all’impossibilità di sostituire insegnanti non più in servizio. La soluzione è stata trovata: alcuni plessi cittadini sono al momento sforniti del servizio poiché le unità di insegnanti a disposizione non coprono il fabbisogno. La misura adottata ha previsto l’esclusione di quei plessi dove il numero delle iscrizioni non è elevato. Può essere una soluzione ragionevole, forse, ma non ci convince.

Intanto, solleviamo un’obiezione rispetto ai tempi: non si può pensare di trovare soluzioni a problemi tecnici, di cui si è già a conoscenza da tempo, all’inizio di settembre. E se anche fosse una sola la famiglia coinvolta, avrebbe comunque diritto all’erogazione del servizio che paga.

Perché, forse è necessario ricordarlo, la scuola pubblica è un servizio che, spesso, va ad agire proprio a sostegno di quelle fasce della popolazione che non possono pensare ad soluzioni più onerose. Soprattutto, non possono farlo a meno di una settimana dall’inizio delle attività didattiche. A maggior ragione se al problema del pre-scuola ed interscuola, numericamente più limitato, si aggiunge quello ancor più sentito e diffuso della mancata partenza della mensa, almeno per la prima settimana del nuovo anno scolastico.

Sappiamo dai lavoratori e dalle lavoratrici della società appaltatrice, che, ci teniamo a sottolineare, non ha responsabilità alcuna nel ritardo dell’erogazione del servizio, che il disservizio non dovrebbe superare la settimana e che potrebbe dipendere da una mancata tempestiva comunicazione del numero dei pasti da parte delle scuole cittadine.

La stessa rassicurazione circa i tempi l’abbiamo avuta da una nostra interlocuzione con il Comune che, però, è stato vago circa la natura del problema.

Al di là delle ragioni che hanno determinato il ritardo, ci sentiamo di esprimere contrarietà per il mancato perfezionamento di tutte le attività necessarie ad un sereno inizio di anno scolastico che crea disagio alle scuole, costrette a proporre, per il tempo necessario, un orario solo antimeridiano e alle famiglie che dovranno inventarsi soluzioni estemporanee ed acrobatiche per la loro organizzazione. 

Per il ruolo che agiamo, sappiamo bene che il disservizio nell’erogazione dei pasti lascia a casa, sempre per il tempo necessario che ci auguriamo davvero sia limitato ad una settimana, gli operatori e le operatrici della società appaltatrice, anche questo con notevoli difficoltà per le famiglie che su quel lavoro contano per il proprio sostentamento.

Ma forse questo triste scenario che, comunque, riguarda il benessere dei cittadini e delle cittadine e la qualità della vita del nostro territorio, per il Comune dell’Aquila non rappresenta una priorità.


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