Baby-prostituzione al Parioli, Pizzacalla interrogato. Foto porno nel pc, intercettazioni choc

31 Ottobre 2013   10:43  

Respinge le accuse il caporale dell'esercito Nunzio Pizzacallala di Scanno, arrestato assieme a Mirko Ieni, disoccupato romano di 38 anni, al commercialista Riccardo Sbarra 35 anni, al commerciante Micheal Mario De Quattro 29 anni, per il reato di istigazione alla prostituzione. Tra i capi di imputazione figurano anche le accuse di detenzione e diffusione di immagini pedo pornografiche ed estorsione.

Vittime due minorenni romane di 14 e 15 anni, che dopo la scuola media si prostituivano per comprare cocaina, in un appartamento del Parioli, sfruttate appunto dai quattro e anche dalla madre di una delle ragazze. Un attività che fruttava al sodalizio parecchi soldi, visto che dalle indagini che vanno avanti emerge che nel giro di prostituzione sono coinvolti come clienti numerosi professionisti e commercianti, molto ricchi e senza scrupoli, che potevano pagare un incontro con le due ragazzine fino a mille euro e offrirne cinquemila per un week end.

Pizzacalla resta comunque nel carcere di Regina Coeli. Le su giustificazioni non hanno affatto convinto i pm Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, vista l'evidenza degli indizi accusatori. Nel computer di Pizzacalla, nella sua abitazione di Scanno i carabinieri hanno trovato un gran numero di foto e video sexy per aggiornare il sito web attraverso cui procacciava i clienti delle due liceali.

Nunzio Pizzicalla intercettato dai carabinieri chiede a telefono alle due ragazzine:

«Mi servono un po’ di foto sexy, anche con il seno di fuori».

E poi si raccomanda:

«Ogni volta che fai uno mi devi mandare un sms con tempo e soldi»

Altre volte le rimprovera:

«Non so se per te è un gioco, ma oggi ti dovevi fare una persona, ti ha chiamata, ma tu stavi dormendo». Si preoccupa« anche di cercare alberghi per gli incontri. «Non mi piace andare negli alberghi», la risposta di una delle giovani.

Nunzio Pizzacalla, assieme a Riccardo Sbarra avrebbe dunque giocato un ruolo attivo nel procacciare gli incontri, mentre Michael Mario De Quattro è accusato nello specifico di tentata estorsione nei confronti di una ragazza: prima l’avrebbe filmata in pose osée, poi avrebbe tentato di ricattarla pretendendo 1.500 euro, altrimenti avrebbe messo su Internet il materiale pornografico.

Mirko Ieni avrebbe avuto invece il ruolo preminente nell'attività di sfruttamento della prostiuzione.

Le ragazzine sono per lui un affare e a una donna durante una conversazione al cellulare dice:

«Mi fanno guadagnare seicento euro al giorno».

Eloquenti altri scambi di sms e le brevi telefonate intercettate.

«Mimmi ne abbiamo fatto uno solo», digita una delle minorenni.

«Vi ha dato 300 euro, ok, ci vediamo domani», la risposta di Mirko Ieni che nelle conversazioni intercettate rilancia: «Questo vi vuole offrire una vacanza a Cannes di cinque giorni, ho chiesto mille euro al giorno, lui cinquecento, trovate voi una via di mezzo». E ancora: «Stellina quello con lo Smart di ieri vuole lo stesso trattamento, vieni da me».

E ancora:

«Questo è un brutto panzone ciccione, levagli due piotte».

Poi i rimproveri per i ritardi rispetto agli appuntamenti procacciati:

«Ti devi sbrigare, ti fai venire a prendere e vieni qua, altrimenti con me hai chiuso. Micia io ci lavoro con questa roba, siete poco precise: adesso devi farti questo, ha staccato dal lavoro, ci porta duecentocinquanta euro, di cui una piotta e mezza è mia perché la casa la sto pagando io, vieni, te lo fai e te ne vai». 

Il reato di prostituzione minorile punisce con pene da uno a sei anni di reclusione chiunque compie atti sessuali con persone di età compresa tra i 14 e i 18 anni in cambio di denaro o di altra utilità economica. I cinque clienti finora indagati erano stati in precedenza denunciati dai carabinieri e si tratta di soggetti tra i 30 e i 35 anni.

 


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