Baby-ronde a Santo Stefano di Camastra. Protesta il Coisp

11 Marzo 2009   15:36  

Come si contrasta la microcriminalità? Con le mcro-ronde, ovviamente:  debutteranno a Santo Stefano di Camastra, in Sicilia a fine mese. Si tratta di corpi di vigilanza composti da giovanissimi, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni che, secondo gli  organizzatori, avranno il compito di pattugliare il territorio e prevenire episodi di vandalismo, oltre che redarguire chi sporca la città. L'iniziativa è stata promossa da Alessandro Magistro, 17 anni, sindaco dei giovani di Santo Stefano, confermato al secondo mandato con il 93% dei consensi. Le ronde saranno attive nel pomeriggio e saranno composte, in maggioranza, da ragazzi. Per il Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, è la goccia che fa traboccare il vaso, ed oggi ha diramato questo duro dispaccio d'agenzia:

“Le recenti dichiarazioni del Ministro Maroni sono variamente interpretabili e, sinceramente, alquanto preoccupanti”. E’ il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia, alle parole del Ministro dell’Interno il quale, inaugurando la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, ha detto: “Nonostante i tagli e la crisi, è necessario garantire un miglior servizio, riparare i danni fatti in precedenza, allestire una forma di sicurezza più moderna con la partecipazione dei cittadini”.

“Sono parole – dichiara Maccari – che fanno un riferimento chiaro e inequivocabile alla dibattuta questione delle ronde e, in maniera altrettanto evidente, paiono da una parte mettere in discussione il sistema storicamente deputato a garantire la sicurezza, e dall’altra inculcare e incentivare nei cittadini il germe dell’idea di una giustizia fai da te”.

“E’ superfluo ricordare che gli italiani hanno già il dovere di contribuire al mantenimento della legalità e dell’ordine rispettando le più semplici regole che il senso civico impone, senza bisogno che si riuniscano in gruppi organizzati e, di questo passo ben presto anche ‘stipendiati’ che, oltretutto, rischiano di combinare più guai che altro. Certo, si capisce come venga da dubitare del buon senso, oltre che della civiltà di molti, se anche una normale attività universitaria come quella che si stava svolgendo sabato a Torino, viene inquinata dalla violenza imbecille degli esaltati di turno che riecheggiano fantasmi del passato! Ma basta immaginare per un attimo cosa potrà accadere quando quegli stessi esaltati si metteranno a fare i giustizieri per la strada per capire che è ora di dare un taglio a questa assurdità. Puntare sul bisogno della gente di vedere manovre dagli effetti più pubblicitari che concreti, può rappresentare veramente un rischio, oltre che un oltraggio al lavoro di uomini e donne delle Forze dell’Ordine, che invece di veder risolvere i problemi che li assillano, si sentono quasi mettere contro i cittadini per cui lavorano”.

“Ci fa piacere che qualcuno ancora abbia la lucidità per comprendere il “bluff” – prosegue Maccari -, come i componenti del Consiglio Comunale di Torino che hanno approvato un ordine del giorno che invita Sindaco e Giunta a intervenire nei confronti del Governo affinché ritiri la norma che istituisce le ronde di vigilanza, sottolineando come quel provvedimento sia ‘di fatto un atto di sfiducia nei confronti di Polizia e Carabinieri, rischi di creare un clima violento e rappresenti un insulto alla civiltà giuridica’.

Molto meno piacere ci fanno – continua il Segretario Generale del Coisp – iniziative come quella di Santo Stefano di Camastra, comune siciliano in cui debutteranno le baby ronde! Si tratta di corpi di vigilanza composti da giovanissimi, di età tra gli 11 e i 17 anni che avranno il compito di pattugliare il territorio e prevenire episodi di vandalismo, oltre che redarguire chi sporca la città”. L’attività, secondo quanto spiegato da fonti d’agenzia, prenderà il via a fine mese ed è stata promossa da Alessandro Magistro, 17 anni, sindaco dei giovani di Santo Stefano. Le ronde saranno attive nel pomeriggio e saranno composte, in maggioranza, da ragazze. “Un’iniziativa che ci lascia senza parole – conclude Franco Maccari -, che rappresenta un passo falso irresponsabile e, ci auguriamo, senza conseguenze pericolose. Certo, però, che è veramente triste se Istituzioni e adulti, magari quegli stessi che si presentano a recriminare quando ai loro ragazzi viene fatta una lavata di testa da chi di competenza, giungono a ritenere che per imparare la legalità e le regole del vivere civile i ragazzi debbano passare il tempo a fare le ronde invece che sui libri o a fare una partita
a pallone”. 


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