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Giorni fa ci eravamo occupati del caso del bando per la realizzazione di un Parco della memoria a Piazzale Paoli, dal valore di 300mila euro
Il professor Sergio Nannicola aveva denuciato che il bando, che prevede un'opera d'arte, non è incredibilmente rivolto ad artisti.
Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore Alfredo Moroni: ''La realizzazione ha un alto valore artistico - ha detto al nostro microfono - ma è eminentemente tecnica.
Quel bando è stato emanato su indirizzo del Consiglio Comunale, è rivolto ai tecnici, gli uffici hanno realizzato il provvedimento correttamente, ma non è escluso che i tecnici stessi possano avvalersi di artisti."
Argomenti che non convincono il Comitatus Aquilano e l'Assembela cittadina che minacciano: ''Il bando è illegittimo, se il Comune non lo ritira, andremo per le vie legali''
A seguire le loro argomentazioni.
''Oggetto: Bando per la realizzazione di un Parco della memoria a Piazzale Paoli - (Elusione normativa del Codice Appalti)
Nel Bando riformulato la cui scadenza è stata spostata al 31 maggio 2013 (attualmente rimandata di nuovo al 28 giugno 2013) è stata introdotta una Commissione tecnica per l’aggiudicazione (erroneamente chiamata “Gruppo di lavoro” … e “a prestazione gratuita” !?),ma, all’interno della stessa manca un esperto di arte (facilmente rinvenibile presso l’Accademia di BBAA o tra i Critici d’arte), e, continuano a mancare:
- i 60 gg di cui al Codice appalti;
- una delimitazione precisa delle aree da progettare;
- l’articolazione degli oggetti da progettare e la conseguente ripartizione delle somme;
- le professionalità minime richieste con particolare riferimento al ruolo dell’artista e al peso delle stesse nell’elaborazione e quindi nella valutazione professionale ed economica;
- i parametri di aggiudicazione certi sul peso dell’idea, della capacità tecnica dei proponenti e sul peso dell’offerta economica (…da fare sulla base di un computo metrico di massima ?);
Inoltre il Bando per ogni criterio di valutazione (tra l’altro non ben precisato di”natura artistica”…”soluzioni tecniche” o, peggio, di “incidenza architettonica,storica,ambientale sul contesto urbanistico”), ai sensi dell’art. 83, comma 4 del Codice, dovrebbe esplicitare i sub-parametri per assegnare i punteggi 50,30,20 previsti.
Infatti, così, i 100 punti vengono lasciati alla soggettività dei membri di Commissione con un rischio certo di poca trasparenza e aleatorietà delle scelte e una conseguente arbitrarietà nell’assegnazione della pur consistente (300.000 euro) gara.
Le anomalie segnalate, quindi, continuano ad essere certamente rilevanti ai fini della legittimità di tutti gli atti di gara e si può concludere che la procedura di selezione continua ad essere in evidente contrasto con tutta la normativa in materia di appalti.
L'incompletezza del Bando e le incertezze circa la definizione dei requisiti soggettivi dei professionisti abilitati a formulare proposte e idee progettuali vengono così a costituire vizi di legittimità che dovremo inevitabilmente sollevare davanti al giudice amministrativo competente.
Si torna perciò ad invitare la Stazione appaltante a revocare in autotutela il provvedimento che ha dato avvio al procedimento per rimodularlo con riferimenti e parametri certi e più oggettivi .
Si sollecitano gli altri organi ad intervenire in via cautelativa.
Resta fermo che in caso di silenzio, non potremo che adire alle vie legali e presentare specifico ricorso al giudice.
Denunciando, in parallelo, l’ulteriore illegittima procedura all’AVCP che potrà identificare la Gara ed agire anche “a posteriori” per riportare l’A.C. ai principi di leale e trasparente concorrenza.
La locale Procura è pertanto sollecitata ad inibire questa ulteriore illegittima ed arbitraria procedura.''