Questa notte dalle ore 22 fino alle 6 di domani mattina, sulla parte alta della città, i rubinetti delle abitazioni rimarranno a secco per consentire ai serbatoi di ricaricarsi. Allo scalo, invece, resta la razionalizzazione del flusso idrico dalla mezzanotte alle cinque del mattino. "Il provvedimento- spiega Luigi Febo, assessore all’acquedotto- è necessario per far risalire il livello dell’acqua nei serbatoi e ripristinare le riserve che ci permettono di evitare carenze nei quartieri quando si registrano picchi dei consumi. La chiusura servirà a riportare in città una situazione di relativa tranquillità. Comunque restiamo vigili nell’interesse della cittadinanza". Dunque si corre ai ripari per scongiurare l’emergenza sul capoluogo teatino dopo i disagi di sabato e, in piccola parte, di domenica Ma di crisi l'Aca non ne vuol sentir parlare. "Negli ultimi giorni, a causa del caldo intenso– spiega il presidente dell’ Aca, Bruno Catena – abbiamo registrato un notevole aumento dei consumi idrici, che ha portato a una riduzione del livello dei serbatoi di alcuni comuni del Comprensorio". La situazione, però, rimane sotto controllo, rassicura Catena e "migliorerà appena il primo pozzo realizzato in località San Rocco a Bussi sul Tirino, entrerà in pieno ritmo, fornendo circa 120 litri d’acqua potabile al secondo". Intanto, il Comune di Chieti, annuncia tolleranza zero nei confronti di chi fa un uso improprio dell’acqua potabile. Verranno intensificati i controlli dei vigili urbani, soprattutto in periferia, dove sono ancora tante le persone che utilizzano l’acqua potabile per annaffiare orti e giardini. " I cittadini ", afferma Febo, "devono capire che l’acqua è un bene pubblico prezioso a cui bisogna far ricorso per le strette necessità domestiche e basta. Non saremo indulgenti con chi infrangerà ancora le regole".
(ip)