Basta parlare di articolo 18: serve lo stipendio sociale, garantito dallo Stato

02 Marzo 2012   13:35  

Massimo Censori, esponente della DEstra di Alba Adriatica lancia l'idea dello stipendio sociale:

''L’articolo 18 non è l’uovo di Colombo. Come non lo è il posto fisso (con tutte le garanzie che gli si vogliano attribuire). Il can can che si muove intorno alle discussioni di questi giorni, come abbiamo già detto, sembrano solo un “fumo negli occhi” per noi tutti.
Per la salvaguardia del “prestatore di lavoro”, come del datore del lavoro, propongo un “sfida” a tutte le Istituzioni, un “sfida” al famigerato art. 18:

LO STIPENDIO SOCIALE

1.Lo stipendio sociale deve essere un minimo garantito dallo Stato, indipendentemente dall’età del Cittadino, dalla sua qualifica, ecc.;

2.Presso la Banca d’Italia il prestatore di lavoro viene identificato con un numero di partita sociale;

3. Abolizione di qualsiasi ordine professionale, con la salvaguardia dell’accesso a determinate professioni (per esempio medici);

4. Chi usufruisce dello stipendio sociale, ed è senza lavoro, è a disposizione degli Enti Locali del territorio ove risiede, Comuni, Province, Regioni,Croce Rossa Italiana, Protezione Civile. Può accedere, a richiesta, al volontariato. In caso di rifiuto ingiustificato e reiterato, perde il diritto allo stipendio sociale;

5. In base all’esperienza professionale, o alla propria qualifica, può sostituire il personale “vacante” negli Enti Locali di cui al punto 3;

6. Ogni “prestatore di lavoro” si identifica per la propria qualifica (professionale, lavorativa, di studio). Il prestatore di lavoro può esercitare qualsiasi altro lavoro senza perdere le qualifiche già acquisite;

7. Sono predisposti appositi “corsi di qualificazione o ri-qualificazione professionale” con adesioni volontarie dei prestatori;

8. Allo stipendio sociale (base) va aggiunta il salario/stipendio. Il Salario viene identificato per i servizi che il prestatore di lavoro eroga al datore (pubblico o privato);

9. Vengono predisposti modelli unici per tutto il territorio nazionale di contratti di lavoro, con i minimi salariali in basealla qualifica professionale. Al contratto di lavoro deve essere allegato il certificato dell’assicurazione che il datore di lavoro stipulerà per la copertura del pagamento al prestatore di lavoro.;

10. Il datore di lavoro, a fine mese emette, in triplice copia, una “fattura” al prestatore. Una copia per il datore, una copia per il prestatore, una copia per la Banca d’Italia;

11. Il datore non paga direttamente il prestatore, ma alla Banca d’Italia, la quale girerà al prestatore il netto;

12. Il netto della “fattura” sarà calcolato nel seguente modo: saranno detratte dall’imponibile tutte le spese occorrenti per il lavoro (benzina, mangiare, eventuali attrezzature acquistate per il lavoro, ecc.); detrazione dall’imponibile del 10% di ogni scontrino fiscale/fattura del mese, presentato dal prestatore di lavoro; dal netto imponibile così determinato, verrà riscossa l’imposta unica del 20 % sul reddito;

13. Completa detrazione degli oneri per spese mediche, medicinali ecc.;

14. Apposito sistema di valutazione meritocratica del prestatore di lavoro;

15. Per qualsiasi prestazione professionale di cui necessita il prestatore di lavoro (medici, avvocati, ingegneri, meccanici,carrozzieri ecc.), individuato il professionista di fiducia, prenderà appuntamento tramite la Banca d’Italia. Il professionista, per il pagamento, emetterà “fattura” come al punto 10, ed esso sarà pagato direttamente dalla Banca d’Italia che scorporerà il dovuto dallo stipendio sociale. Qualsiasi spesa, non medica, così effettuata è detratta dall’imponibile fiscale al 10%.

Il sistema così delineato ha i seguenti vantaggi:

- garantisce completa protezione e tutela del prestatore di lavoro;
- garantisce completa protezione e tutela del datore di lavoro;
- garantisce l’impossibilità di evasione fiscale;
- garantisce lo stipendio/salario;
- garantisce lavoro per tutti e, in particolar modo, il lavoro sarà meritocratico.

Garantisce la completa soluzione di tutte le “chiacchiere” di oggi. Basta con i posti di partito. L’Italiano onesto e meritevole ha diritto ad essere pagato per il proprio lavoro, per la propria professionalità, per i propri meriti.

Un ringraziamento a coloro i quali aderiranno all’idea, e a chi collaborerà per il miglioramento del progetto di un salario sociale, che sarà una sicurezza di ogni Cittadino e della Nazione.''


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