Basta tagli al sociale: pensionati, disabili e associazioni manifestano a Pescara

16 Maggio 2013   10:54  

Corso Vittorio Emanuele bloccato, a Pescara, per la manifestazione di protesta promossa dalla Cgil e dallo Spi Cgil insieme a diverse associazioni contro i tagli al sociale.

Un corteo composto da centinaia di persone con striscioni e bandiere si e' mosso nonostante la pioggia da Piazza Italia per sfilare nel centro cittadino e raggiungere la sede della Regione Abruzzo in viale Bovio.

Il messaggio che gli organizzatori vogliono lanciare alla politica e' chiarissimo.

"Diciamo basta ai soprusi della politica", spiegano i promotori che hanno sistemato all'inizio del corteo alcuni disabili dell'Associazione carrozzine determinate, tra le vittime di una politica sociale che non funziona, insieme agli anziani.

A chi amministra la Regione Abruzzo chiedono risposte e dicono basta "alla macelleria sociale". Per manifestare la propria indignazione hanno portato in piazza musica, cori e fischietti. "La nostra dignita' e' offesa ogni giorno - hanno spiegato.

L'Italia destina meno fondi a questo settore della Romania, i Comuni non ricevono fondi dalla Regione". Alla luce di cio' si chiede di "mandare a casa gli assassini del sociale"

A seguire la piataforma comune della mobilitazione

I disabili, gli anziani non autosufficienti,i pensionati,le Associazioni delle famiglie, i lavoratori e le lavoratrici della cooperazione sociale dicono basta alle politiche di smantellamento dello Stato Sociale.

I tagli del Governo, il debito di circa 25 milioni di euro della Regione Abruzzo verso gli Ambiti Sociali, oltre alla riduzione del 30% delle risorse del Fondo sociale regionale per i Piani di Zona, stanno distruggendo il terzo settore e abbandonando al loro destino migliaia di anziani, minori e disabili.

E’ necessario cambiare rotta.

La Regione e gli Enti Locali devono adottare misure, ordinarie e straordinarie, che contengano e contrastino il crescente disagio e l’impoverimento delle famiglie.

E’ necessario nell’immediato:

- il pagamento in tempi certi delle somme stanziate e rendicontate dai Comuni e dagli Enti d’Ambito per il 2011 e per il 2012;

- l’estensione e il potenziamento dei servizi di riabilitazione;

- il rifinanziamento del servizio di assistenza psico-educativa;

- lo stanziamento di risorse adeguate per la non autosufficienza e per un’effettiva azione di inclusione ed integrazione sociale;

– L’attivazione del finanziamento Legge Vita Indipendente;

- il ripristino dei fondi sulla legge 13/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche;

- l’applicazione della legge 1/2008 per il rispetto delle norme sulle barriere architettoniche nei lavori pubblici.

A seguire tre note stampa di adesione alla manifestione

SEL: ''Gravi le responsabilità della Regione''

''SEL ritiene che siano gravissime le responsabilità del Governo regionale che, rimasto inerte e compiacente a fronte del quasi azzeramento dei trasferimenti statali per le politiche sociali, nulla ha fatto per controbilanciarne le conseguenze, ma anzi ha operato ulteriori riduzioni dei finanziamenti di propria competenza.

Siamo così giunti allo smantellamento del tentativo di costruzione in Abruzzo di un welfare universalistico e solidaristico avviato nel 1998, mentre la Giunta Regionale proclama il risanamento della sanità e del sociale, e arriva al paradosso di attribuire il grave disagio prodotto dallo smantellamento dei servizi ad una problema di percezione errata da parte dei cittadini."

Il Pd: ''Subito i fondi alla cooperazione sociale''

''Al fine di dare le risposte necessarie alla delicata e particolare problematica il gruppo del Partito Democratico si attiverà in tutte le sedi istituzionali, affinchè siano ripristinate le risorse necessarie a garantire i livelli ottimali di assistenza alle associazioni dei disabili e delle famiglie, ai lavoratori e alle lavoratrici della cooperazione sociale."

Prc: ''Soldi al sociale, no alle banche e agli speculatori''

Rifondazione Comunista aderisce alla manifestazione e parteciperà con i propri militanti ed amministratori locali, al fianco di disabili, anziani non auto-sufficienti , associazioni delle famiglie, lavoratori e lavoratrici della cooperazione sociale. Nella generale drammaticità dei tagli al comparto sociale l’Abruzzo può vantare un triste primato per mole di tagli e impennata degli stessi negli ultimi anni.

La Giunta regionale sta lasciando irresponsabilmente al verde tutto il comparto dei servizi sociali, non solo si prevede un taglio del 30% per il 2013, ma non ha ancora erogato le risorse messe a disposizione per gli anni precedenti e già spese dagli enti locali e dagli Ambiti sociali regionali. Manca ad oggi la liquidazione del 30% delle risorse previste per l’anno 2011 e del 40% di quelle per l’anno 2012 per la sola provincia di Pescara.

Somme importanti per una differenza tra rendicontato ed erogato pari ad 1 milione e 139 mila euro per il 2011 ed 1 milione e 894 mila euro per il 2012, per gli ambiti pescaresi.

A questo si aggiunge il ridisegno delle Comunità Montane, già non brillanti per non dire di peggio, che ha lasciato gli Enti locali senza riferimenti istituzionali efficaci per la gestione dei servizi sociali visto lo stato comatoso delle nuove Comunità Montane"

Non è vero che l'Italia spende troppo, l’Italia spende troppo poco per il welfare. È indegno che invece di una patrimoniale sui grandi patrimoni si sono azzerati i fondi per il welfare, mentre per di più si sono spesi 14 miliardi di euro per salvare le banche che hanno speculato.''

 

foto ANSA


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