''Bene i risparmi del servizio informatico post-sismico, ma perchè non si è fatto bando di gara?''

Ancora polemiche sui costi dell'Sge, ovvero della struttura della gestione dell'emergenza post-sismica. Questa volta il regime commissariale è stato messo sotto accusa dall'assessore del Pdl Gianfranco Giuliante, in merito all'affidamento del servizio informatico, per un valore di 40mila euro, ad un a ditta privata teramana 

Per ridurre i costi spiega Giuliante, si era deciso di affidare il servizio all'agenzia della Regione Abruzzo, l' Arit, la quale però poi ha fatto espletare il servizio ad un soggetto esterno privato.

''Tale accadimento - ha detto Giuliante - se non opportunamente spiegato, importerebbe l'elusione di una gara d'appalto, obbligatoria quando il lavoro viene svolto da soggetto privato per costi così rilevanti. L'unica azione per la quale ci si é determinati per l'abbattimento dei costi rischia di essere pertanto trasformata in un'operazione di piccolo cabotaggio clientelare.

Pronta la replica del commissario Gianni Chiodi che in una nota spiega:

'' Il servizio informatico durante il periodo di gestione della Protezione Civile Nazionale, aveva un costo annuale pari a circa 2,5 milioni di euro. Oggi con il passaggio da noi deciso all'Arit, costerà 370 mila euro annuali, con un risparmio di oltre 2,1 milioni di euro. E aggiunge. ''L'Arit, estendendo le risultanze di una gara gia' da tempo espletata, ha utilizzato poi, come previsto dall'oggetto della stessa gara, alcune risorse specialistiche della  ditta privata per attivare i necessari servizi.''

Soddisfatto a metà della delucidazione l'assessore Giuliante. ''Bene i risparmi ottenuti - ribadisce - resta però la perplessità sull'elusione del bando di gara''. E afferma: ''A tre anni dal sisma la gestione dell'emergenza deve passare alla Regione. Insomma anche per lui di fatto l'Sge va chiusa e smantellata. 

di Filippo Tronca

montaggio di Marialaura Carducci