Benzina vicina ai 2 euro al litro rincari di 18 euro al mese

L'equivalente di 40 giorni di spesa

14 Marzo 2012   07:05  

Inizio di settimana con un nuovo record per benzina e gasolio che nei distributori Shell hanno toccato, secondo le rilevazioni di Staffetta quotidiana, rispettivamente 1,865 euro al litro e 1,780 euro al litro.

In ogni caso, la benzina ha superato ormai quota 1,85 euro/litro nei valori medi e si avvicina al record storico di 1,856 euro/litro raggiunto nel 1977 (a prezzi attualizzati).

Le punte massime arrivano a 1,957 euro/litro (centro).

Con questi nuovi aumenti, ha sottolineato Federconsumatori in una nota, «rispetto all`inizio dell`anno, i pieni di benzina (2 pieni/mese) costano agli automobilisti ben 18 euro in più al mese.

Ma quel che è peggio è che le ricadute per gli aumenti dei carburanti, rispetto allo scorso anno sono pari addirittura a 40 giorni di spesa alimentare di una famiglia media».

«Cifre e rincari insostenibili che - prosegue la nota - si faranno davvero allarmanti se, come si prospetta in colpevole mancanza di interventi urgenti, il prezzo della benzina arriverà a 2 euro al litro. In questo caso, gli aggravi rispetto allo scorso anno saranno pari a 49 giorni e mezzo di spesa alimentare di una famiglia.

Gravissime saranno anche le ricadute sui prezzi di tutti i beni di largo consumo. Per evitare che questa drammatica prospettiva si confermi è urgente e necessario intervenire, prima di tutto sulla tassazione: applicando finalmente l'accisa mobile, un meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell'accisa quando il costo del petrolio aumenta; ed impedendo categoricamente che l'Iva aumenti ulteriormente da settembre.

Inoltre - ha concluso la nota - è indispensabile agire con determinazione e con misure realmente efficaci per liberalizzare l'intero settore». La crescita «fuori controllo» dei prezzi dei carburanti che viaggiano verso i 2 euro al litro, rappresenta ormai una vera e propria «emergenza nazionale».

Lo afferma il Codacons alla luce degli ultimi ritocchi dei listini. «I cittadini - commenta l'associazione in una nota - hanno una sola arma di difesa: ridurre il più possibile l'utilizzo delle automobili».

«Li invitiamo a lasciare a casa la propria autovettura e a utilizzarla solo se indispensabile - afferma il presidente Carlo Rienzi - solo così sarà possibile evitare una stangata che allo stato attuale supera i 327 euro annui ad automobilista e costringere le compagnie petrolifere a ridurre i prezzi».

La spesa delle famiglie Un passo indietro di trent'anni anche per i consumi alimentari.

Nel 2011 in Italia i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell'1,5% a prezzi costanti (+1,5% a prezzi correnti) segnalando le difficoltà di spesa delle famiglie italiane.

Ad evidenziare l'andamento un rapporto del servizio Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. In termini di spesa pro-capite il dato del 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30 anni: si deve tornare ai primi anni '80, infatti, per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare.

«Si tratta, in parte - spiega Intesa Sanpaolo - di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci (come il tabacco) ma che segnala anche le evidenti difficoltà del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disponibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dai bisogni poco comprimibili come l'agro-alimentare».


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