Berlusconi: Protezione civile in Abruzzo rischia spari in testa

Esplode la polemica

08 Giugno 2010   12:22  

AGGIORNAMENTI - Battuta d'agenzia appena arrivata in redazione:

''E' un preoccupato Silvio Berlusconi quello che, dalla 60esima assemblea nazionale di Federalberghi, rivela di aver dato disposizione agli uomini della Protezione civile di non recarsi nelle zone terremotate in Abruzzo o, quanto meno, di farlo senza rendersi riconoscibili perche' "qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa".
Il presidente del Consiglio fa riferimento alle recenti vicende giudiziarie sul mancato allarme per il terremoto e rivela appunto di aver "detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o almeno senza rendersi riconoscibili" proprio perche' dopo l'apertura di quel fascicolo "rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa". (AGI)

"Non entro in polemica; continuo a lavorare come al solito, bene, velocemente e rispettando le leggi vigenti". Ha dichiarato il procuratore Capo della repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, commentando le affermazioni del premier.

Non si fanno attendere le reazioni

DONADI: '' BERLUSCONI DELIRA''

"Rischio di spari in testa per gli uomini della protezione civile? Ormai siamo al delirio". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi commentando le affermazioni di Berlusconi.
"Ve l'immaginate Obama, la Merkel, Sarkozy - continua Donadi - fare un'affermazione del genere? Impossibile. Il premier
italiani, invece, si lascia andare a pericolosissime affermazioni che avvelenano il clima e alimentano la tensione. Nella sua ormai ossessiva guerra contro i giudici, Berlusconi mette in relazione le inchieste sul terremoto con il pericolo di gesti folli e violenti. Un'impostura che nessun altro capo di governo responsabile pronuncerebbe mai. Al contrario, Berlusconi dovrebbe essere il primo a volere la piena verità sugli affari della cricca, composta da squallidi personaggi che hanno infangato il lavoro valoroso di migliaia di volontari della Protezione Civile". Queste parole - conclude il capogruppo Idv - sono solo un'altra conferma: Berlusconi è sempre più inaffidabile ed è arrivato al capolinea della sua avventura politica". (ANSA).

ROSSINI: '' NO POLEMICHE, SOLO RISPETTO DELLE LEGGI''

"Non entro in polemica. Continuiamo a lavorare come al solito bene, velocemente e rispettando le leggi vigenti". Sono le uniche dichiarazioni che il Procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, ha voluto rilasciare in merito alle accuse del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in merito all'inchiesta sulla Commissione grandi rischi, attivata dalla Procura dell'Aquila.    Inchiesta che ha portato all'emissione di sette avvisi di garanzia alle persone, tra cui i vertici della Protezione Civile, che hanno partecipato alla riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009 a soli cinque giorni dalla tragica scossa. Per la Procura che ha indagato sull'ipotesi di reato di omicidio colposo, la Commissione Grandi Rischi non ha adottato provvedimenti preventivi.(ANSA).

PD: ''FINITO LO SHOW RESTA IL DRAMMA''

"All'Aquila finito lo show resta il dramma. Berlusconi non si metta al riparo delle sue responsabilità facendo del vittimismo sulla Protezione civile e cercando vergognosi diversivi. Lanciamo l'allarme sulla situazione dell'Aquila e delle migliaia di cittadini colpiti dal terremoto. Ora che i riflettori si sono spenti dalle scene più drammatiche dell'emergenza, resta tutto da affrontare il problema della ricostruzione della città, delle sue attività economiche e della vita quotidiana di chi in quelle zone vuole tornare a vivere". Lo afferma una nota della segreteria del Pd. "Più di 30mila persone sono ancora in autonoma sistemazione o negli alberghi, spesso lontanissimi dalla loro città, le amministrazioni locali, il Comune e la Provincia non hanno più risorse e si trovano a dover affrontare pagamenti senza disponibilità di cassa e senza provvedimenti di legge che sanino la situazione. Al danno su aggiunge una drammatica beffa, con la previsione dal 1 luglio del pagamento delle tasse delle famiglie e delle imprese colpite dal terremoto". "Il Partito Democratico - conclude la nota - si impegna a sostenere, nella discussione della Finanziaria, i diritti e i bisogni dei cittadini e chiede al Governo un minimo di senso di responsabilità e di impegno per la ricostruzione e per il ripristino delle condizioni elementari di vita dei cittadini colpiti dal sisma". (ANSA).

CIALENTE: ''ARIA TESA? CERTO, PER TASSE E CONTRIBUTI''


 "Non so proprio come si possano dire certe cose... insomma, sono sconcertato". Sospira così, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente dopo le dichiarazioni del Premier sui pericoli che correrebbe la Protezione Civile del capoluogo terremotato.   "E' proprio una dichiarazione arrivata in un momento sbagliato - ripete il primo cittadino - è vero che all'Aquila l'aria è tesa, ma per via della vicenda delle tasse e dei contributi che dovrebbero essere pagati di nuovo dai terremotati. Governo e opposizione sa bene, perché ho parlato chiaro, che in città c'é nervosismo: menti fragili non ce ne sono, ma gente nervosa sì. Al più presto inviterò Berlusconi all'Aquila per parlare di queste cose - conferma Cialente - Quanto alla Protezione Civile, al di là delle vicende giudiziarie, all'Aquila invece c'é grande riconoscenza, specie per i 17 mila volontari che ci sono stati vicini per mesi. Il rapporto con la Protezione Civile è eccellente". (ANSA).


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