Berlusconi a L'Aquila: sindacati di polizia annunciano proteste

08 Novembre 2010   13:45  

Le segreterie provinciali aquilane dei sindacati di Polizia (Sap, Siap, Silp, Ugl Polizia di Stato, Coisp, Siulp) annunciano "probabili iniziative di protesta in occasione della visita all'Aquila del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi", prevista domani, in relazione alle difficili condizioni di lavoro a 18 mesi dal terremoto.

"Mentre il presidente del Consiglio torna all'Aquila per la consegna dei riconoscimenti di Protezione Civile ai vertici delle forze di polizia, in riferimento ai servizi svolti nel post-terremoto - si legge in una nota congiunta -, i poliziotti aquilani, cioé coloro che, mentre vivevano la tragedia sulla loro pelle e su quella dei congiunti, hanno generosamente prestato servizi e soccorso alla popolazione tralasciando i loro problemi, ancora oggi sono costretti a lavorare ammassati e dimenticati in malsani ambienti di fortuna".

"Il crescente dissenso tra la popolazione, per l'indecorosa accoglienza degli uffici di Pubblica Sicurezza di L'Aquila, fa si' che gli agenti di polizia addetti a qualsiasi titolo alle relazioni con il pubblico, siano costretti a scusarsi quotidianamente e personalmente con l'utente per il servizio squallidamente offerto all'interno di containers o nei sottoscala affittati, a spese dei cittadini, a caro prezzo dalla Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila".

"Il Governo in carica - si legge ancora nella nota - ha cercato di accreditarsi tantissimi meriti sulla ricostruzione, sinora solo virtuale, a danno anche dell'immagine della popolazione aquilana, non risparmiando figuracce neanche in merito alla ricostruzione degli edifici strategici, come lo stabile della Questura, luogo preposto alla pianificazione e al coordinamento della sicurezza di tutta la provincia". Di qui la necessità di lavorare in container o in sottoscala "in condizioni malsane".

"Questo Esecutivo - conclude la nota dei sindacati di Polizia - oltre a disattendere gli impegni presi con le donne e gli uomini in divisa per il riconoscimento della specificità, pretenderebbe, con una direttiva del gabinetto del ministro Roberto Maroni, già emanata, di equiparare i poliziotti a tutti gli impiegati civili e far funzionare la Polizia solo dalle 8 del mattino alle 18 di sera, come qualsiasi altro ufficio pubblico, disconoscendo di fatto la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini, che è articolata nelle 24 ore. Una scelta questa, irresponsabile e irrazionale - sottolinea la nota - tanto piu' grave in una citta' come L'Aquila, dove il Governo e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si sono giocati la faccia, facendo promesse poi disattese."


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