E' datata 28 luglio 2011 la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario urgente che affronti il delicato tema della situazione finanziaria alla luce del Rapporto seguito all'ispezione del Ministero dell'Economia e delle Finanze dei mesi precedenti.
Un dossier degli orrori per alcuni esponenti dell'opposizione, nel quale Aldo Falzone, dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Mef, mosse all'amministrazione numerosi rilievi sulla gestione del personale - in particolare sugli incarichi dirigenziali, sulla nomina del direttore generale Massimiliano Cordeschi e sulle nomine dei dirigenti a tempo - e delle municipalizzate.
Argomenti che avrebbero potuto e dovuto investire il Consiglio comunale. Ma che, a distanza ormai di quasi cinque mesi dalla richiesta scritta presentata da un folto gruppo di consiglieri a partire da Emanuele Imprudente dell'Mpa, giace nei cassetti della Presidenza del Consiglio.
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La richiesta di convocazione dell'Assise "è motivata dalla necessità di approfondire l'argomento e conoscere le azioni che l'Amministrazione ha intrapreso o ha intenzione di intraprendere per superare le criticità individuate".
Secondo l'opposizione, il presidente Carlo Benedetti non dà seguito alla richiesta perchè l'amministrazione di Massimo Cialente è, su questo fronte, in forti difficoltà.
Il report del Ministero si concentra in particolare sui trenta milioni di euro di contributo straordinario erogato dallo Stato per fronteggiare l'emergenza post terremoto e sopperire alle mancate entrate, causate dalla sospensione della riscossione dei tributi, e alle maggiori uscite. Risorse che eccedevano le necessità - circa 22 milioni di euro - e che, rilevò Falzone, essendo "un elemento straordinario non può consolidarsi in più esercizi".