A Teramo, una madre affida il figlio di tre anni a due amici poi trovati incoscienti per abuso di alcol e droghe; il piccolo salvato dalla polizia.
Un episodio di grave negligenza ha scosso la comunità di Teramo: una madre di origine libica, residente in città, è stata denunciata per abbandono di minore dopo aver affidato il figlio di tre anni a due amici, successivamente trovati in stato di incoscienza per l'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti.
La vicenda si è svolta nella serata di martedì presso la stazione ferroviaria di viale Crispi. Il bambino è stato rinvenuto all'interno di un passeggino, posizionato davanti ai bagni pubblici, mentre la donna incaricata della sua custodia, una 21enne teramana, giaceva priva di sensi all'interno del bagno, presumibilmente a causa di un mix di alcol e droghe. Il suo compagno, un 22enne tunisino, si trovava all'esterno in evidente stato di alterazione psicofisica.
L'intervento dei Vigili del Fuoco, allertati da alcuni passanti, è stato necessario per sfondare la porta del bagno e soccorrere la giovane donna. Entrambi i giovani sono stati trasportati all'ospedale: la ragazza in coma etilico, mentre il ragazzo, dopo aver tentato di allontanarsi, è stato fermato dalle forze dell'ordine. Il bambino è stato affidato temporaneamente alla nonna materna.
La madre del minore ha dichiarato di aver lasciato il figlio ai due amici per motivi di lavoro, sostenendo che al momento dell'affidamento entrambi fossero in buone condizioni. Tuttavia, le autorità hanno ritenuto la sua condotta gravemente imprudente, procedendo con la denuncia per abbandono di minore, reato previsto dall'articolo 591 del Codice Penale, che punisce chiunque abbandoni un minore di quattordici anni, esponendolo a pericolo per la sua incolumità.
Il cittadino tunisino, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e il patrimonio e privo di documenti, è stato trasferito al Centro per i Rimpatri di Potenza – San Gervasio, in attesa dell'esito della sua richiesta di protezione internazionale. Le autorità stanno valutando ulteriori provvedimenti, inclusa una possibile segnalazione al Tribunale per i Minorenni per accertamenti sulla situazione familiare del bambino .