Boom di nuove imprese nell'aquilano

10 Novembre 2009   11:40  


La provincia dell'Aquila ha registrato nel terzo trimestre del 2009 un boom di nuove imprese ed e' risultata al primo posto, in Italia, per l'incremento percentuale di attivita' rispetto all'anno passato, con l'artigianato e l'edilizia a fare la parte del leone. E' uno dei dati forniti oggi dal Centro studi della Cna che comunque ha messo in risalto il dato generale relativo all'Abruzzo, che e' decisamente negativo. Tra gennaio e settembre scorsi, infatti, la Regione ha realizzato il peggior risultato degli ultimi dieci anni, soprattutto in campo artigiano. Il rapporto tra iscrizioni e cancellazioni ha infatti il segno meno: tra gennaio e settembre in Abruzzo il saldo negativo e' stato di 216 unita'. Secondo il responsabile del Centro, Aldo Ronci - che ha preso in esame le cifre diffuse attraverso il sistema Movimprese di Infocamere - 'il terremoto del 6 aprile ha provocato nel sistema socio-economico abruzzese in generale, e in quello aquilano in particolare, una reazione importante e per certi versi inattesa. Con un incremento di 769 nuove imprese, pari allo 0,51 per cento, la nostra regione ha ottenuto un risultato superiore al valore medio nazionale, attestato allo 0,30 per cento'. Le imprese artigiane, inoltre, sono cresciute di 190 unita', con un valore percentuale pari allo 0,53 per cento (contro lo 0,11 per cento di media nazionale). C'e' poi il 'caso' della provincia dell'Aquila, con 301 nuove imprese, pari allo 0,99 per cento, di cui 225 nel cuore del cratere del terremoto, 68 nella Marsica e otto nell'area del Centro Abruzzo. Risultati soddisfacenti anche a Pescara (+190 imprese; +0,54 per cento) e a Teramo (+ 151; + 0,42 per cento). Solo Chieti si colloca appena al di sotto della media nazionale, con + 127 imprese e lo 0,27 per cento di crescita (fonte AGI)


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