Borsacchio, Pd teramano contro la riperimetrazione: "Non ci piace la legge, il metodo, la sostanza"

25 Luglio 2012   12:40  

No all'attuale legge regionale di riperimetrazione della riserva del Borsacchio.

È stato questo il voto con cui ieri sera il Pd provicniale di Teramo ha votato a favore della mozione del consigliere Riccardo Mercante, con qualche fondamentale inciso. "Non ci piace la legge con la quale la Regione ha deciso i nuovi confini della riserva, non ci piace il metodo e non ci piace la sostanza - ha commentato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio - ma siamo anche convinti che le aree di Giulianova debbano rimanere fuori dal perimetro della zona protetta, perché di fatto già ampiamente urbanizzate".

Nel corso della discussione Rosanna Di Liberatore, consigliere del Partito Democratico, aveva presentato un emendamento alla proposta di Mercante, nel quale si chiedeva di aggiungere il caveat della questione di Giulianova, emendamento però rifiutato. "Si sarebbe potuta raggiungere una posizione pienamente condivisa dall'intero centrosinistra - ha commentato Verrocchio - Noi abbiamo chiesto con forza che la Provincia finalmente si facesse sentire in Regione perché la legge di riperimetrazione fosse cambiata, con il mantenimento dell'esclusione dell'Annunziata, e con la contestuale convocazione di un tavolo che vedesse le istituzioni insieme ai territori e alle associazioni per poter giungere a una soluzione condivisa e non imposta a colpi di maggioranza. Il nostro emendamento è stato bocciato, ma abbiamo comunque voluto dare un forte segnale. Con senso di responsabilità abbiamo detto che questa legge regionale non ci piace, e dobbiamo lottare perché le vere zone di valore di Roseto, e non la zona di Giulianova, restino all'interno della riserva".

"La proposta portata avanti dal sindaco di Roseto Enio Pavone è sbagliata", ha invece dichiarato il consigliere del Pd Enzo Frattari. "Dall'attuale legge regionale escono zone di pregio assoluto della riserva - ha proseguito - Sono contro questo perimetro deciso dalla Regione, perché i nuovi confini sono stati decisi in maniera totalmente arbitraria, e alcune zone di Roseto sono state escluse senza una valida motivazione che mettesse in conto le questioni che devono essere alla base dell'istituzione di qualsiasi riserva".  


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