Bungalows sul mare già realizzati a Pescara prima ancora dell'approvazione del Piano Spiaggia

21 Gennaio 2016   11:03  

Apprendiamo con sconcerto che una delle norme più contestate (non solo dagli ambientalisti ma anche dagli albergatori e una parte dei balneatori ), quella sulla “ricettività”, inserita nel Piano demaniale regionale e recepita nel Piano comunale presentato dalla Giunta come possibile attività ricompresa negli stabilimenti (art 9 comma 1c), è già stata realizzata da un concessionario, Lido Beach di Pescara, molto prima dell'approvazione del Piano in consiglio comunale!

Purtroppo ancora una volta si trova conferma che il Piano Demaniale comunale ( come quello regionale) non è frutto di una pianificazione da parte dell'Amministrazione di Pescara , indipendente e con una “visione” di più ampio respiro che contemperi le esigenze non solo di una categoria ma di tutti i fruitori di un bene comune come la spiaggia. Bensì ci troviamo di fronte ad un insieme di norme che consentono un' occupazione sempre più invasiva del demanio marittimo, sulla base di una raccolta di richieste di una parte di balneatori.

Proprio non si comprende come si possa autorizzare anche questa attività su un litorale già stra-occupato come quello di Pescara!

A leggere la norma si intendono trasformare volumi già ricompresi nelle cubature assentite ( già incrementate inopportunamente negli anni) , magari trasformando le cabine spogliatoio. 

Intanto ci si chiede come sia possibile che Lido Beach ( e a questo punto chissà quanti altri) abbia potuto realizzare dei bungalows (con tanto di pubblicità online ), ad oggi non permessi da alcuna disposizione normativa. Se dovessero essere approvate le nuove norme si configurerebbero come una vera e propria sanatoria!

Dichiara Elio Torlontano responsabile del Touring Club il Comune di Pescara intenderebbe consentire di esercitare l’attività di affittacamere negli stabilimenti balneari, ma ciò che ha realizzato in anticipo il balneatore non è configurabile in questa tipologia ricettiva, che ha caratteristiche strutturali diverse secondo le leggi statali e della Regione Abruzzo.

In ogni caso, con la norma comunale si rischia che nel prossimo futuro si dovranno necessariamente concedere altre occupazioni a servizio delle camere per la realizzazione di opere impattanti necessarie per l'abitabilità e il comfort, come l'apertura di porte e finestre, l'adeguamento di metratura e cubatura, istallazione a vista di condizionatori, e per la realizzazione dei bagni (uno per camera, secondo gli standard di mercato) si dovranno realizzare condotte di acqua, scarichi, fogne, impianti di depurazione, tutto quanto per i quali il Piano non dà alcuna indicazione.

Inoltre si paventa un altro rischio, cioè che quelle volumetrie destinate in un primo tempo ad uso ricettivo, cessato il vincolo, diventino ad uso abitativo”.


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