Bussi, Operazione Roan, Finanza e Forestale sequestrano 3 discariche nel polo chimico

10 Febbraio 2014   13:20  

Nuovo sequestro nell'area della discarica di Bussi su disposizione del gip di Pescara per mancata messa in sicurezza del sito, continuazione del disastro ambientale e inquinamento delle acque.
Si tratta di un nuovo provvedimento dopo quello eseguito nel 2007, quando furono trovati, in un'area di 40 mila metri quadri vicino il polo chimico e a meno di 20 metri dalla sponda destra del fiume Pescara, migliaia di metri cubi di sostanze tossiche interrate.
 

I militari della Stazione Navale appartenenti al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pescara, e del Corpo Forestale dello Stato di Pescara e Tocco da Casauria, lo scorso 5 febbraio, in esecuzione dell’ordinanza del GIP del Tribunale di Pescara Dott.ssa Di Fine, hanno effettuato il sequestro, in maniera congiunta, in prossimità del fiume Tirino, di tre discariche di rifiuti pericolosi ubicate nei pressi del polo chimico di Bussi sul Tirino.

I terreni interessati dal provvedimento di sequestro hanno un’estensione di circa 55.000 mq. Le tre discariche erano già state oggetto di sequestro nell’anno 2007 ad opera degli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Pescara e sono oggetto di un separato procedimento penale in discussione, proprio in questi giorni, presso la Corte D’Assise di Chieti per le ipotesi di disastro ambientale e avvelenamento delle acque destinate ad uso potabile.

L’indagine, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Pescara, Giuseppe BELLELLI e Annarita MANTINI, conta 8 indagati tra i vertici delle due società e mira a far luce sulla mancata messa in sicurezza delle tre discariche imposta dal Ministero dell’Ambiente e volta ad impedire il contatto fra le discariche inquinanti con le falde freatiche e le acque fluviali.

Tale omissione potrebbe comportare, come specificato nell’ordinanza del GIP, il perseverare degli effetti di precipitazione e di percolamento dei rifiuti già interrati nelle suddette discariche con conseguente pericolo per l’ambiente e la salute pubblica.
Per questo motivo oltre al reato ambientale è contestato anche il reato di disastro ambientale colposo.
Come richiesto dalla Procura, le aree poste sotto sequestro sono state affidate in giudiziale custodia al Ministero dell’Ambiente già direttamente interessato a seguito dell’istituzione del Sito di Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino poiché assuma le determinazioni più adeguate secondo la normativa di settore.


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