C´è chi dice no, e con buone ragioni, ai termovalorizzatori

28 Novembre 2007   16:06  

Mentre in consiglio regionale si consumava lo scontro sui finanziamenti a pioggia a favore del settore agricoltura, fuori i cancelli i comitati cittadini marsicani, il wwf, l´associazione attivamente Lucoe il meet-up aquilano di Beppe Grillo, hanno stamane manifestato contro il progetto che prevede la realizzazione di termovalorizzatori alimentati a biomassa ad Avezzano, Collarmele, Trasacco e Ortucchio, ovvero nel cuore agricolo del Fucino. Un progetto che non piace, perchè assicurano i manifestanti, gli impianti previsti, sono fortemente inquinanti ed infatti in altri Paesi si pensa di smantellarli. Sono poi incompatibili con la vocazione agricola del Fucino, inoltre c´è il timore che nelle loro fornaci sarà conferito anche rifiuto urbano, trasformandosi così in inceneritori tradizionali. Infine saranno alimentati anche da colture ad alto valore energetico, come colza e pioppi, che sottrarranno terreno prezioso ad altre produzioni. Una delegazione di manifestanti ha dunque incontrato l´assessore all´ambiente Franco Caramanico, che ha rassicurato: il piano regionale dei rifiuti non prevede termovalorizzatori, ma solo piccoli impianti, come appunto quelli in questione, che trasformeranno in energia il residuo della raccolta differenziata, stimato in 160mila tonnellate, e solo dopo che la raccolta differenziata avrà raggiunto quota 40%. I manifestanti hanno preso atto della disponibilità del´assessore, ma i dubbi restano: "Caramanico - si legge in un resoconto edito nel blog di Beppe Grillo- ci ha fatto capire che purtroppo se i progetti in questione vengono presentati alla Regione prima dell´approvazione del nuovo piano energetico, la Regione è tenuta ad approvarli. Quindi la domanda nasce spontanea: ma perchè allora non si sbrigano ad approvare questo benedetto piano energetico? Comunque l´incontro si è concluso con una richiesta di moratoria per questi impianti, in modo da poter prendere tempo e attendere l´approvazione del nuovo piano energetico (richiesta che purtroppo non si sa con certezza se può essere accolta, ma Caramanico si è impegnato a cercare di fare il possibile), inoltre si vuole promuovere una maggiore informazione e divulgazione, nonchè partecipazione dei cittadini o di una loro delegazione ai vari tavoli di concertazione. Fra circa due settimane Caramanico dovrebbe riceverci nuovamente e vedremo quali saranno i sviluppi della nostra storia. Sempre nel nuovo piano energetico regionale si auspica di raggiungere il 51% di produzione di energia da fonti rinnovabili....Ma perchè non investiamo nel fotovoltaico? Costa troppo? Anche questi impianti a biomasse non sono certo gratis". Nel servizio intervista a Divizio Faonio, associazione Attivamente Luco e Franco Caramanico, assessore regionale all´ambiente Filippo Tronca


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