Il settore ambiente della Regione, con una determina a firma del dirigente Franco Gerardini, ha stabilito la chiusura per sei mesi dell'impianto mobile di trattamento dei rifiuti di Bazzano (L'Aquila). Ne ha dato notizia oggi pomeriggio il sindaco, Massimo Cialente, nel corso di una conferenza stampa.
La decisione risiede "nell'incompatibilità della ubicazione dell'impianto mobile così come evidenziato dal consorzio per lo Sviluppo Industriale" e nella "mancata attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità". Soltanto ieri la Provincia aveva rilasciato un parere secondo il quale non vi sarebbe stata incompatibilità con la destinazione e urbanistica del capannone ove avviene il pre-trattamento dei rifiuti.
Da domani il servizio di pre-trattamento riprenderà in bocca di discarica, in località Cerratina, dove vengono conferiti i rifiuti aquilani. Questa circostanza, ha rimarcato il sindaco Cialente, costerà ai cittadini aquilani 25 euro di ecotassa in più. Cialente ritiene singolare che di tutti gli impianti similari presenti in regione soltanto quello dell'Aquila sia stato chiuso. "Da noi - ha detto - tranne i caschi blu dell'Onu, sono venuti tutti a controllare.
dalla società che gestisce il servizio. "Non sono stato preventivamente avvertito - ha detto - ed ho chiamato il Prefetto per metterlo al corrente di questa cosa gravissima che è accaduta. Se mi avessero avvertito il 24 avrei avuto il tempo di organizzarmi", ha aggiunto a proposito della possibile emergenza che poteva verificarsi.
"Non riesco a capire - ha proseguito - come un dirigente regionale di settore possa provocare una situazione così grave in un Paese che esce dall'emergenza rifiuti. Ora dopo gli esposti - ha concluso - anch'io voglio capire e ritengo sia molto utile una rilettura della vicenda. Lunedì o martedì anch'io andrò a dire qualcosa e lo farò nell'interesse di tutti".
