Gli effetti dei cambiamenti climatici sono la principale paura ambientale degli italiani che per il 47 per cento li ritengono più preoccupanti di terremoti e inondazioni, dei disastri provocati dagli uomini, dei prodotti chimici impiegati nella quotidianità e della contaminazione dell'acqua e dell'aria. E' quanto è emerso nel corso dell'incontro organizzato dalla Coldiretti "Il clima cambia la primavera" sulla base dei dati Eurobarometro sull'atteggiamento dei cittadini nei confronti dell'ambiente pubblicata nel marzo 2008.
L'atteggiamento degli italiani - sottolinea la Coldiretti - è in linea con quello degli altri cittadini europei tra i quali si registra peraltro un aumento del 26 per cento dei preoccupati dai cambiamenti climatici rispetto alla precedente indagine effettuata nel 2004. La crescente attenzione che si registra per le tematiche ambientali è giustificata senza dubbio - continua la Coldiretti - dalle previsioni drammatiche degli esperti sugli effetti dei cambiamenti climatici come quelli rappresentati dal Panel intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) con un innalzamento della temperatura media globale di 2-2,5 gradi rispetto al presente.
Un aumento che - prosegue la Coldiretti - potrà causare un forte aumento degli impatti con riduzione della produttività agricola e delle risorse idriche in vaste aree, spostamenti geografici di specie, perdite totali di biodiversità e rischio di estinzione per circa 20-30 per cento delle specie vegetali e animali. Uno scenario drammatico anche per l'Italia che, come tutto il resto dell'area mediterranea, è uno dei Paesi maggiormente a rischio e altamente vulnerabile dalle Alpi, dove si sciolgono i ghiacci, a Venezia che rischia di finire sommersa dalle acque, alle regioni del Sud che vanno incontro alla siccità e alla desertificazione con il 51,8 per cento del territorio nazionale che è diventato potenzialmente a rischio desertificazione, in base ad elaborazioni climatiche e pedoclimatiche effettuate dall'Inea.
Secondo gli esperti - conclude la Coldiretti - le temperature continueranno a salire con gravi conseguenze per l'economia di molte regioni, dove già dai prossimi anni si registrerà una costante riduzione del turismo estivo a causa delle temperature troppo elevate, mentre aumenteranno gli incendi boschivi e sempre più ridotta sarà la disponibilità d'acqua con il restringimento delle aree per la coltivazione.
(AGI)