CNA: ABRUZZO, DAI DATI 2007 FORTE VOGLIA DI IMPRESA

21 Febbraio 2008   16:25  
Ci sono ancora delle gravi difficolta´ per l´economia abruzzese, ma i dati definitivi del

2007 di Unioncamere parlano di una forte voglia di impresa. E´ il giudizio espresso oggi dalla Cna Abruzzo, dopo aver esaminato nel dettaglio le cifre sull´andamento delle imprese,

elaborati da Aldo Ronchi. Nel 2007 le imprese sono aumentate dello 0,41 per cento, contro lo 0,75 di tutto il Paese, ma quelle artigiane hanno segnato un piu´ 1,28 per cento, cioe´ il

doppio del dato nazionale, pari allo 0,71. Per quanto riguarda la forma giuridica spiccano le imprese individuali, che sono il 64,55 per centro e superano di otto punti il dato nazionale, mentre le societa´ di capitali sono il 15,2 per cento, molto meno rispetto al resto d´Italia, visto che la media nazionale e´ del 20,1 per cento. Per quanto riguarda le imprese

artigiane, invece, il dato locale non si discosta molto da quello nazionale, in merito alla forma giuridica. In Abruzzo e´ stata forte la crescita della new o net economy, che si basa

sul lavoro di creatori di siti web e procacciatori di affari, ma in questo settore l´apporto del settore artigiano e´ davvero modesto. Sono negativi, invece, i dati relativi al tasso di

crescita delle imprese in agricoltura, industria, commercio e servizi. Bene solo il settore delle costruzioni, che ha segnato un piu´ 2,35 per cento, con un piu´ 4,13 per cento per le sole imprese artigiane attive in questo campo. Tra le province abruzzesi, sempre guardando al tasso di crescita delle imprese, Teramo (con la sua crescita del due cento) ha una buona

posizione a livello nazionale, essendo la quarta, Pescara e´ al 21esimo posto (piu´ 1,26 per cento), L´Aquila all䚢esimo (meno 0,23) e Chieti al 96esimo (meno 0,98). Guardando al 2008 Unioncamere ha stimato un aumento del prodotto interno lordo dell܉,2 per cento, il che colloca l´Abruzzo al terz´ultimo posto in Italia. "I problemi delle 36mila imprese artigiane abruzzesi sono molti - ha detto Graziano Di Costanzo - ma e´ questo il mondo che ha fatto registrare il segno piu´ all´occupazione". Sempre Di Costanzo ha fatto notare che nel bilancio della Regione "i fondi per le imprese artigiane sono dimunite del 70 per cento", e Franco Cambi ha sollevato il problema delle risorse "che vengono sottratte al comparto produttivo per chiudere i buchi determinati da altre situazioni, come la sanita´. E´ necessario stimolare un intervento piu´ deciso nei confronti delle imprese".

 

 

 

(AGI)


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