CNA, allarme rosso sul futuro delle piccole imprese

Abruzzorinasce

04 Agosto 2009   13:54  

Concludere rapidamente l'iter di approvazione della legge di riforma dell'artigianato. Stanziare risorse finanziarie consistenti a favore del settore, "penalizzato nel 2009 dall'azzeramento dei fondi a disposizione". Potenziare il ruolo dei confidi. Riformare il sistema sanitario regionale, gravato da un deficit abissale, per restituire all'economia regionale le risorse sottratte. Snellire la pubblica amministrazione. Ridurre i privilegi della politica. E' racchiusa in sei punti la richiesta che il presidente della Cna abruzzese, Franco Cambi, rivolge al presidente della Regione, Gianni Chiodi, in una lettera aperta inviata al governatore abruzzese. "La situazione economica della nostra regione - scrive - e' fonte di grave preoccupazione per tutto il mondo della piccola e media impresa. Ai fattori nazionali di criticita', se ne uniscono di locali e specifici. Il primo e' legato alla tragedia del 6 aprile scorso, con il terribile sisma che ha colpito la citta' dell'Aquila e un gran numero di comuni compresi in tre diverse province. La Cna abruzzese ha espresso in piu' occasioni dubbi e perplessita' sull'insufficienza delle risorse finanziarie messe a disposizione. In particolare, per quel che riguarda l'entita' del sostegno concesso per la ricostruzione delle aziende danneggiate, ammontare e tempi di restituzione al Fisco delle somme congelate dopo il terremoto. Senza una risposta tempestiva e credibile, la prospettiva abruzzese appare ancora piu' nebulosa e di difficile soluzione". A detta del presidente della Cna, restano in piedi - gravando pesantemente sulle prospettive di ripresa del "sistema Abruzzo" e sul destino di imprese e famiglie - fattori di criticita' irrisolti: la voragine nei conti pubblici regionali provocata dal deficit della sanita'; l'imposizione su imprese e famiglie di addizionali Ire e Irpef che, lungi dal ripianare i conti di un sistema sanitario bisognoso di piu' drastiche misure (riduzione dei presidi ospedalieri pubblici, revisione del rapporto con le case di cura private) finisce per sommarsi all'esproprio di tutte le risorse finanziarie pubbliche disponibili, sottratte alle altre attivita'; la mancata soluzione di vertenze antiche e irrisolte, come quella legata agli sgravi contributivi della meta' degli anni Novanta, tornati d'attualita' per l'azione forzosa di riscossione avviata dall'Inps; la crescente diminuzione del credito concesso alle piccole impresa dal sistema bancario; la flessione del numero delle imprese, che colpisce dopo anni di crescita costante tutti i settori, costruzioni incluse; la sostanziale incapacita' di snellimento della struttura burocratica, di riduzione degli enti inutili, di taglio dei privilegi della classe politica; la cronica e irrisolta condizione di ritardo con cui la Pubblica amministrazione paga i propri fornitori; il ritardo non ancora colmato in fatto di sviluppo delle infrastrutture materiali e immateriali.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore