CONSIGLIO COMUNALE L´AQUILA.

09 Ottobre 2007   18:42  
APPROVATO ODG PIANO D´AREA GRAN SASSO Il Consiglio comunale dell´Aquila ha approvato un ordine del giorno riguardante l´assegnazione di fondi regionali Docup 2000-2006, per il completamento del piano d´area del Gran Sasso, nello specifico, per i nuovi impianti della Scindarella e di Monte Cristo". L´odg era stato presentato dai consiglieri Marco Tiberio, Emanuele Imprudente e Alfonso Tiberi (Italia di mezzo). Il documento, approvato con 30 voti a favore e il no dei consiglieri Angelo Mancini (Italia dei Valori) ed Enrico Perilli (Rifondazione comunista), impegna il sindaco e la giunta a chiedere un incontro urgente con gli organismi regionali competenti, affinché fondi per 24 milioni di euro - che i tre consiglieri, nell´ordine del giorno, definiscono inutilizzati - vengano assegnati per le opere inserite nel piano d´area del Centro turistico del Gran Sasso. "Si tratta dell´unico soggetto giuridico - è scriitto nel documento - in grado di utilizzare tali fondi, potendone dare rendicontazione entro il 31 dicembre 2008. Va inoltre rappresentato agli stessi organismi regionali la possibilità che, attraverso la realizzazione di tali opere, si andranno a creare numerosi posti di lavoro, diretti e indotti, tali da poter risolvere il grave problema occupazionale che affligge il comprensorio aquilano". L´ordine del giorno, nella premessa, ha ricordato che il progetto speciale territoriale del Gran Sasso è stato recepito dal Comune, dopo i prowedimenti della Regione, nel 2005. "Tale piano d´area - è scritto ancora nel documento - prevede la realizzazione di un nuovo sistema di impianti a fune, sostitutivi degli esistenti, con funzionalità invernale ed estiva. Nel programma, inoltre, è contemplato il recupero edillizio di numerosi edifici a carattere turistico e rurale, nonché la creazione di strutture ricreative e ricettive a servizio delle attività turistiche nei pressi di Fonte Cerreto". Tiberio, Imprudente e Tiberi hanno inoltre sottolineato come l´impegno di spesa degli impianti di trasporto a fune sia di circa 35 milioni di euro e come le previsioni progettuali sulle utenze turistiche stimino, sul Gran Sasso, 15.000 presenze giornaliere in inverno e 10.000 in estate. Secondo una previsione delll´associazione nazionale esercenti funiviari (Anet), si creerebbero inoltre, con tali opere, 4.000 posti di lavoro, compresi quelli riconducibili all´indotto. Nel documento è stato poi sottolineato che il Centro turistico ha più volte richiesto l´assegnazione dei fondi medesimi alla Regione Abruzzo, senza ottenere risposta. "Lo scorso 9 luglio - hanno scritto i tre consiglieri - la giunta regionale, in via informale, avrebbe richiesto ai Comuni dell´Alto Sangro progetti preliminari da produrre entro due mesi per l´uso dei finanziamenti in questione". "II Centro turistico del Gran Sasso - è stato osservato nell´ordine del giorno è, in realtà, l´unica società che disponga di un piano d´area che permetta la realizzazione immediata di opere riguardanti il potenziamento degli impianti". Per questo, i tre consiglieri dell´Italia di Mezzo hanno richiesto un immediato intervento delll´amministrazione comunale sulla regione, per l´assegnazione di tali cospicui contributi. APPROVATO ODG ARDUINI SU RAPPORTO CON IL TERRITORIO "L´AQUILA PUNTO DI RIFERIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIALE" Impegna la giunta e l´intera amministrazione comunale dell´Aquila affinché il capoluogo ponga in essere le necessarie azioni, per impedire l´aggravarsi della crisi economica in atto, (attraverso il recupero di un rapporto più stretto con i centri maggiori della provincia), l´ordine del giorno approvato oggi pomeriggio all´unanimità dal Consiglio comunale. Il documento (primo firmatario il capogruppo dell´Udeur, Giampaolo Arduini, sottoscritto anche da tutti i gruppi) parte dal presupposto che "L´Aquila deve recuperare il ruolo centrale e di coordinamento delle politiche di sviluppo dell´intero territorio, allo scopo di sviluppare politiche adeguate che consentano di far crescere il comprensorio aquilano in maniera equilibrata e diffusa, di cooperare maggiormente con le principali città della provincia a cominciare da quelle delle aree marsicana e della Valle peligna e di sentirsi parte attiva di un processo più generale che identifichi nel capoluogo abruzzese il motore di una serie di politiche attive e condivise, al fine di interloquire efficacemente con la Regione e il Governo centrale". Secondo l´ordine del giorno di Arduini "occorre una seria e attenta politica che possa misurarsi efficacemente con l´area metropolitana costiera, rafforzando l´asse con Avezzano e Sulmona, in termini di ´nuova solidarietà politica´´. "Non sfugge più a nessuno la drammaticità della situazione del lavoro in tutto il comprensorio - prosegue Arduini nel documento - con decine di vertenze occupazionali aperte e con migliaia di posti persi e altrettanti a rischio, per non parlare dei tanti servizi irrimediabilmente tagliati". Arduini formula anche ulteriori esempi concreti dello stato di disagio che vive il territorio aquilano e della provincia, facendo riferimento ai problemi verificatisi la scorsa estate sulla linea ferroviaria L´Aquila-Sulmona, ai lavori riguardanti la statale 17 ("che vanno a rilento e che hanno triplicato i tempi di percorrenza da e verso Pescara") e sui problemi occorsi nella Valle Peligna, dove è stata necessaria una vera e propria battaglia per difendere i collegamenti Arpa-Schiappa con Roma, interessati da una serie di tagli. Di qui, l´impegno a carico di giunta e amministrazione comunale "affinché la città capoluogo di provincia e di regione impedisca l´aggravarsi della crisi economica in atto, avviando una fase di rapporti nuovi con i centri maggiori della provincia, al fine di promuovere un rapporto rinnovato con il territorio, capace di porre L´Aquila come preciso riferimento istituzionale e territoriale".

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