Calcio, Scontri tra Tifosi: Tre Arresti dopo L'Aquila-Sambenedettese, La Polemica Continua

29 Gennaio 2025   14:44  

Dopo i violenti scontri che hanno avuto luogo al termine della partita di Serie D tra L'Aquila e Sambenedettese, sono stati effettuati i primi arresti. Tre tifosi aquilani sono finiti agli arresti domiciliari in seguito alle indagini condotte dalla polizia. La vicenda, che aveva già suscitato scalpore, ha visto i protagonisti di questi incidenti identificati e tratti in arresto, come riportato dal Tg3 Abruzzo. Le indagini proseguono senza sosta, e si prevedono ulteriori provvedimenti nei prossimi giorni, con numerosi tifosi che potrebbero essere denunciati, sia tra le fila del L'Aquila che tra quelle dei marchigiani della Sambenedettese. Gli inquirenti stanno valutando anche misure come il Daspo e altre sanzioni disciplinari, tra cui possibili squalifiche del campo.

La situazione è ulteriormente complicata da una crescente polemica tra le due società coinvolte. Al termine della partita, la Sambenedettese ha emesso una dura dichiarazione in cui ha attribuito la colpa degli incidenti alle "decisioni discutibili" prese dalle autorità preposte alla sicurezza, accusando gli organizzatori di aver indirizzato i tifosi ospiti verso la curva ospiti attraverso il campo di gioco. Secondo la versione dei marchigiani, durante il deflusso dei tifosi, alcuni sostenitori dell'Aquila sarebbero riusciti a scavalcare i cancelli e a raggiungere la zona della curva riservata agli ospiti, innescando così il caos.

La reazione della squadra di L'Aquila non è stata da meno. La società ha inviato una comunicazione ufficiale attraverso posta elettronica certificata (PEC), puntando il dito contro la Sambenedettese, ritenuta responsabile dei disordini. L'Aquila ha inoltre dichiarato di essere pronta a chiedere danni per le distruzioni riportate dall’impianto pubblicitario elettronico durante gli incidenti. L'amministratore delegato di L'Aquila, Goffredo Juchich, ha anche accusato la Sambenedettese di non aver rispettato gli accordi sulla sicurezza, non avendo fornito il numero di steward richiesti, limitandosi a mettere a disposizione solo tre persone non qualificate.

Queste affermazioni, riportate da vari media marchigiani, potrebbero ora dar vita a una lunga serie di contenziosi legali tra le due società, che si trovano a dover gestire non solo la riabilitazione dell'immagine, ma anche una serie di problematiche giuridiche legate alla sicurezza e alla gestione degli incidenti. Intanto, le indagini continuano, e si prevede che nei prossimi giorni possano arrivare nuove misure legali e disciplinari per cercare di fare chiarezza sull’accaduto.


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