Calcioscommesse: è il giorno di Beppe Signori

08 Giugno 2011   14:15  

Le indagini sul calcio scommesse proseguono. Spuntano le prime intercettazioni che tirano in ballo big del calcio di oggi e del passato come Francesco Totti e Bobo Vieri. E gli interrogatori di garanzia degli arrestati vanno avanti. Nel pomeriggio il Gip Suido Savini sentirà l'ex attaccante azzurro Beppe Signori. Mentre tra non molto comparirà davanti al procuratore capo Roberto Di Martino Massimo Erodiani, il titolare di agenzie di scommesse finito in manette. Erodiani ha adottato la scelta processuale di rispondere alle domande, così come aveva fatto nei giorni scorsi davanti a Salvini. Intanto, la procura di Napoli ha delegato la squadra mobile ad acquisire i filmati relativi a tre partite del campionato di serie A, sia di quello appena concluso sia del precedente.

LA LINEA DI ERODIANI - «Non credo che la situazione del mio assistito sia cambiata», ha detto il suo legale Giancarlo De Marco, quando gli è stato fatto notare come l'altro presunto promotore dell'associazione a delinquere, Marco Pirani, martedì, davanti al pm, abbia parlato per ore. A proposito della presunta combine riguardante partite di Serie A, il legale ha ricordato come Erodiani già davanti a Salvini avesse detto che «non ne sapeva niente o che, comunque, non era di sua conoscenza che ci fossero stati condizionamenti» in incontri della massima serie. Sempre secondo il legale di Erodiani, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese, dal quale è partita l'indagine sul nuovo scandalo del calcio scommesse, aveva un debito proprio con Erodiani di centomila euro. Nell'interrogatorio di martedì, l'altro protagonista dello scandalo, Marco Pirani, avrebbe tirato in ballo alcune partite della serie A «ma a quanto ne so - ha spiegato il legale De Marco - si tratta sempre di quell'Inter-Lecce già al centro dell'inchiesta». L'avvocato di Erodiani ha poi spiegato di non avere ancora presentato istanza di scarcerazione per il suo assistito perché, ha detto «attendiamo l'esito dell'interrogatorio di oggi per decidere se presentare l'istanza di rimissione in libertà. In ogni caso il mio assistito, intende rispondere a tutte le domande che il pm gli rivolgerà senza avvalersi della facoltà di non rispondere».

IL «TESORETTO» DI PIRANI - Intanto, è stata controllata la cassetta di sicurezza di un parente di Pisani: all'interno non sono stati trovati assegni o denaro contante frutto delle scommesse su partite di calcio truccate ma solo due anelli e un bracciale d'oro. Nessun «tesoretto», dunque. Qualche altra verifica sui movimenti bancari dell'indagato era stata ipotizzata, ma vista la sua piena collaborazione con gli inquirenti è possibile che non vi sia dato corso. Anzi, Pirani, difeso dall'avvocato Alessandro Scaloni, spera di ottenere al più presto gli arresti domiciliari, nella villa di Sirolo, dove vive con la moglie Franca. In paese, le amicizie vip e le auto di lusso (preferibilmente Porsche) del medico, già responsabile del settore giovanile dell'Ancona, sono da sempre al centro dell'attenzione, e gli abitanti si dividono fra innocentisti e colpevolisti. Ma anche se lascerà il carcere, il dentista rischia la sospensione dall'Ordine dei medici, se le accuse a suo carico verranno confermate. Il presidente dell'Ordine provinciale, Fulvio Borromei, ha già chiesto alla procura di Cremona informazioni sulla posizione dell'odontoiatra, per valutare se con i suoi comportamenti abbia tradito la deontologia professionale. Fra gli elementi critici, la ricetta del 'Minias' che il portiere Paoloni versò nel tè dei compagni per far perdere alla squadra la gara con la Paganese. Pirani si è difeso sostenendo di aver firmato la prescrizione convinto che il sonnifero fosse per la moglie di Paoloni.

fonte Corriere della sera


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