La Regione Abruzzo introduce un’ordinanza che blocca il lavoro agricolo, edile e florovivaistico nelle ore più calde fino al 31 agosto, per proteggere i lavoratori.
In risposta all’emergenza caldo, la Regione Abruzzo ha emanato una nuova ordinanza per tutelare i lavoratori esposti a intensa esposizione solare. Il provvedimento, firmato dal presidente Marco Marsilio su proposta dell’assessore Tiziana Magnacca, con il coinvolgimento degli assessori Nicoletta Verì (Salute) ed Emanuele Imprudente (Agricoltura), vieta lo svolgimento di lavori all’aperto – nei settori agricolo, florovivaistico, cantieristico e affini – ogni giorno tra le 12:30 e le 16:00, fino al 31 agosto 2025.
Rispetto alla precedente normativa, che era attiva solo durante le giornate classificate come “alto rischio” dal portale Worklimate.it (Inail‑CNR), la nuova misura rappresenta una protezione continuativa per tutti i giorni della stagione estiva, indipendentemente dall’allerta termica. L’obiettivo è prevenire effetti gravi come colpi di calore, disidratazione e malattie legate al calore, fenomeni rilevanti anche secondo report medici sugli infortuni derivanti da stress termici.
Resta valida la possibilità di declinare misure sindacali o comunali, purché non contrastino con la regione e non alterino i fondamentali obblighi sulla salute e sicurezza sul lavoro. Le esenzioni riguardano i lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni, i concessionari di pubblico servizio e i loro appaltatori impiegati in attività legate a interventi pubblici, come protezione civile o servizi essenziali; anche in questi casi però è richiesto l’adozione di idonee misure organizzative e operative atte a contenere il rischio da calura.
L’ordinanza si inserisce in un trend più ampio: altre regioni italiane – da Lombardia, Emilia‑Romagna, Sicilia, Calabria, Sardegna – hanno deliberato analoghe misure di stop al lavoro estivo nelle ore più calde, spesso secondo criteri basati sul portale Worklimate.
Studi recenti evidenziano un aumento significativo del rischio di infortuni correlati alle alte temperature: in Italia le probabilità di incidente aumentano del 13% quando la temperatura supera il 75° percentile. I giovani sotto i 35 anni e i lavoratori occasionali mostrano vulnerabilità più elevate, aumentando l'urgenza di misure preventive mirate .
Questa iniziativa regionale non solo tutela i lavoratori, ma rilancia il ruolo dei dati scientifici per guidare le politiche sul lavoro estivo. L’Abruzzo, con questa ordinanza, si pone all’avanguardia, replicando misure già testate dai progetti Worklimate e premiate a livello europeo per le innovative strategie di allerta termica.
Nei prossimi mesi sarà fondamentale monitorare l’impatto di questa regolamentazione sulla salute dei lavoratori, sulla produttività e sulla capacità di replicare questo modello in altre realtà territoriali.