Cam, il neo presidente De Cesare scopre le carte: "Casse vuote, a rischio gli stipendi"

11 Gennaio 2013   17:47  

Stipendi a rischio per i dipendenti del Cam: la società di gestione del servizio idrico integrato della Marsica ha le casse vuote. A scoperchiare il pentolone è il neo-presidente del consiglio di gestione, Lorenzo De Cesare, da qualche giorno al lavoro a ritmi forzati per una verifica a tutto campo sullo stato finanziario del Consorzio Acquedottistico Marsicano.

"La situazione che sta emergendo è drammatica”, afferma De Cesare, “tutto lascia pensare al peggio. Al momento sono stati accertati debiti scaduti per oltre 30 milioni di euro, mentre altri sono in scadenza. Qui si rischia di non poter pagare gli stipendi, mentre”, sottolinea De Cesare, “qualche sindaco, evidentemente all'oscuro o poco interessato alle sorti dei lavoratori e della società, sull'orlo del baratro finanziario, sembra interessato soltanto a perorare i desideri dell'amministratore delegato, che ancora non accetta l'incarico. E' ora di smetterla di far pressioni sugli amministratori del Cam per piegarli ai voleri della politica, quel tempo è superato.

Insomma, mentre la società naviga in acque sempre più tempestose, che rischiano di farla colare a picco, i politici, o meglio, i rappresentanti di 6 Comuni su 33, hanno bussato alla porta del Cam mettendo sul tavolo le loro priorità: le deleghe e il salario dell'Amministratore delegato.

Il presidente, invece, tira dritto e confida nel sostegno della Regione per l'accesso ai fondi Fas e a risorse aggiuntive per compensare le mancate entrate della società relative alla fornitura di acqua a: Regione Lazio, Società Gran Sasso dell'Aquila, Saca di Sulmona e contributi non versati dall'ex Casmez."

L'avventura del consiglio di gestione presieduto da Lorenzo De Cesare, per ora affiancato da Giuseppe Venturini, comunque, muoverà i primi passi operativi il 14 gennaio (prima convocazione) alle 8.30, oppure il 15 (seconda convocazione) stessa ora.

"Al primo punto dell'ordine del giorno c'è l'essenza della missione affidata dai sindaci marsicani al Cam guidato dall'ex consigliere comunale di Avezzano: risanare e rilanciare la società, partendo dall'analisi della situazione per impostare, in stretto raccordo con il comitato di sorveglianza che rappresenta tutti i sindaci soci del Cam, la linea d'azione per invertire il trend che ha determinato le gravi criticità economico-finanziarie della società di gestione del ciclo idrico integrato."


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