Campetto sgomberato, pioggia di provvedimenti: la questura interviene per fermare l’escalation

08 Novembre 2024   11:31  

Adozione di 13 misure amministrative contro esponenti anarchici accusati di azioni antisociali e minacce alle autorità locali.

La questura di Teramo ha emesso 13 provvedimenti amministrativi in seguito alle proteste per lo sgombero del campetto Castorani a Giulianova, avvenuto circa un mese e mezzo fa. Tra le misure adottate figurano cinque fogli di via obbligatori, con durata variabile da uno a tre anni, e sette avvisi orali. Secondo la nota ufficiale della questura, i destinatari sono esponenti dell'area anarchica già noti per precedenti episodi di imbrattamento, danneggiamenti e minacce contro membri dell'amministrazione comunale, compreso il sindaco.

Le azioni incriminate includono un atto di protesta improvvisato di fronte al municipio di Giulianova, durante il quale i manifestanti avevano imbrattato il portone d'ingresso dell'edificio pubblico. Tali condotte, secondo le autorità, rappresentano una chiara violazione delle norme e un pericolo per la sicurezza pubblica.

I provvedimenti seguono le denunce per l'invasione di aree pubbliche e la minaccia grave alle autorità locali. La questura ha evidenziato come le azioni di questi individui, definite antigiuridiche, abbiano causato una situazione di forte tensione sociale. “Le condotte criminose, proiettate verso beni giuridici personali e collettivi, hanno segnato una deriva antisociale e extrapolitica, mettendo a rischio l'ordine pubblico e la sicurezza necessaria per una convivenza pacifica,” si legge nel comunicato ufficiale.

Queste misure rappresentano un tentativo delle forze dell'ordine di ripristinare la tranquillità cittadina e di prevenire ulteriori episodi di violenza o intimidazione. Il messaggio è chiaro: non verranno tollerati comportamenti che minacciano l'armonia e la sicurezza della comunità.


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