"Forse sono preferibili i festival non competitivi anche se in fondo noi attori amiamo la gara. Ma le giurie sono sovrane, hanno il pieno diritto di voto". Brad Pitt giudica così gli esiti di quest'ultima edizione del Festival di Cannes, dove era in corsa con "Killing them softly", interpretato e prodotto da lui, ignorato dalla giuria presieduta da Nanni Moretti come tutti gli altri film Usa presenti. "Voglio difendere il cinema americano", aggiunge Pitt, sottolineando che "a Hollywood ci sono nuovi autori, spesso anche australiani e neozelandesi, altri russi, altri asiatici" che "devono avere il tempo di crescere", intanto però "i film selezionati a Cannes avevano ottiche interessanti sull'America, dal passato al presente, ed erano distanti da una polarizzazione tra blockbusters e film sperimentali...". (ADNKRONOS)