Carabinieri contro il governo

03 Marzo 2009   11:51  

Anche in Abruzzo, come in tutte le altre regioni d'Italia, i carabinieri sono sul piede di guerra. Nel giugno 2002, infatti, e' stato emanato il DPR 164/02 che all'art. 54 prevedeva l'estensione agli appartenenti dell'Arma dei Carabinieri dell'indennita' di comando gia' goduta dal personale delle altre Forze Armate. L'erogazione era subordinata all'individuazione dei titolari di funzioni di comando mediante un decreto interministeriale che avrebbe dovuto pubblicare il Ministero della Difesa di concerto con quello dell'Economia. Passati i termini entro i quali i ministeri competenti avrebbero dovuto provvedere al riconoscimento del previsto compenso e a seguito di nuovi e numerosi ricorsi sempre vinti, un gruppo di ufficiali e sottufficiali di stanza al Comando Regione Carabinieri Abruzzo, si sono rivolti al TAR del Lazio, competente per territorio, per ottenere la nomina del Commissario ad acta. Il TAR laziale con sentenza del 30.10.2008 n. 9497/08 ha ordinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di nominare il succitato commissario indicato nella persona della Dott.ssa Mimma De Paolis la quale, a tutt'oggi, ha chiesto semplicemente una riduzione dell'elenco dei titolari di comando (in contrasto con quanto disposto dalla dall'ultima statuizione) non emanando, nel contempo, il decreto definitivo. A seguito di questo "non provvedimento" si e' inserita la nuova iniziativa degli ufficiali e sottufficiali abruzzesi che, di concerto con tutti gli altri parigrado dei diversi Comandi Regione nazionali, patrocinati dall'avvocato Antonella Guidoni del Foro di Roma, si sono rivolti al TAR per obbligare l'amministrazione a provvedere sulla loro istanza di erogazione dell'indennita' di comando. Il TAR ha accolto tutti gli ultimi ricorsi proposti dai militari dell'Arma condannando l'amministrazione a provvedere al pagamento ma, sempre a tutt'oggi, le somme dovute non state ancora erogate.

 


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